Matteo Renzi, il sindaco di Firenze candidato alle primarie del centrosinistra, ospite di “Porta a Porta” ha dichiarato: “Bersani alle primarie e’ favorito, ma il posto di candidato premier non e’ di Bersani". Candidare non solo una persona del Pd "non e’ una concessione che mi fa Bersani", ha aggiunto il sindaco di Firenze, spiegando che "e’ normale che un partito faccia le primarie prima del voto e non dopo altrimenti saremmo da Guinness".
E sulle riforme, come Bersani "anch’io voglio modificare" la riforma Fornero del mondo del lavoro: "E’ un primo passo deludente rispetto alle aspettative". Il mondo del lavoro, spiega, e’ regolato da "2.100 articoli.
Vanno semplificati, non c’e’ solo l’articolo 18, vanno portati a 50-60, ispirandosi alla riforma Ichino-Morandi. Non e’ di destra semplificare, basta guardare le riforme fatte dai governi Berlusconi”.
Sulle adozioni da parte delle coppie gay “ho dei dubbi, prima riformerei la legge sulle adozioni mentre sulle convivenze per le coppie omosessuali noi proponiamo la civil partnership”.
Il leader dei rottamatori, secondo cui “abbassare le tasse e’ una cosa di sinistra", confessa di non odiare Silvio Berlusconi. Ma prende atto che il Paese da quando è sceso in campo il Cavaliere è fermo. “Questo paese dal 1994 non sta meglio. E lo dice uno che non puo’ certo essere tacciato nel centrosinistra di avere odio ideologico nei confronti di Silvio Berlusconi. Il Pdl non vuole fare le primarie perche’ si e’ ricandidato Berlusconi e i giovani non hanno avuto il coraggio di candidarsi".
Nello studio di Vespa, Renzi ha ribadito ancora una volta: "Nel caso in in cui non vinca le primarie, vado a casa e non andro’ in Parlamento".
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