Brutto momento per il Partito Democratico, che torna ad essere investito dalla questione morale. La vicenda legata al caso Penati sta gettando fango sul partito guidato da Pier Luigi Bersani. Filippo Penati, dopo le sue dimissioni ormai ex presidente della Provincia di Milano, è indagato dalla procura di Monza nell’inchiesta su presunte tangenti per le aree Falck di Sesto San Giovanni. Accusato di corruzione e concussione. Il suo accusatore si chiama Piero Di Caterina, ed è un imprenditore. Penati si difende e continua a dichiararsi totalmente estraneo ai fatti che gli vengono addebitati.
"Contro di me ci sono solo le accuse di un indagato che tenta così di coprire i suoi problemi con la giustizia", afferma l’ex capo della segreteria politica di Bersani, che aggiunge: "Continuano le ricostruzioni parziali, contraddittorie e unilaterali indotte da altre persone coinvolte nella stessa vicenda giudiziaria e aggravate talvolta anche da una esposizione falsa nei fatti e nelle date di quanto avvenuto".
Intanto il PdL invita Bersani a fare chiarezza sul caso Penati: "La questione morale che sta investendo la sinistra – osserva Maurizio Gasparri, capogruppo PdL a Palazzo Madama – non deriva da comportamenti di singoli da verificare in sede giudiziaria. Qui c’è di mezzo la storia dei Ds oggi alla guida del Pd. In discussione è il sistema".
Per Sandro Bondi, Coordinatore PdL, "Bersani non può più restare sdegnosamente in silenzio". "Chi rivendica una funzione di moralizzazione della vita politica – ha aggiunto Bondi – non può sottrarsi, prima ancora del verdetto finale della magistratura, ad una parola di verità sull’intreccio perverso tra politica ed economia, rispetto al quale il Pd non solo non è estraneo, ma è al contrario indissolubilmente e organicamente legato".
Giuseppe Fioroni, esponente del Pd, è convinto che il partito debba dimostrare la propria "superiorità" rispetto agli altri partiti attraverso proposte giuste per risolvere i problemi del Paese. "Ho sempre aborrito l’uso delle vicende giudiziarie per la lotta politica tra partiti o all’interno dei partiti. L’autonomia della magistratura non va predicata, ma praticata. In politica l’unica superiorità reale che esiste è quella che porta a risolvere più rapidamente e meglio i problemi della gente. L’Italia e gli italiani ne hanno oggi talmente tanti che il Pd deve dimostrare in questo la sua superiorità".
Rosi Bindi, presidente Pd, in un’intervista pubblicata ieri da La Stampa, parlando del caso Penati ha voluto sottolineare "che il Pd ha dimostrato la sua estraneità al finanziamento illecito: se c’è stato, è stato in un altro partito, non nel Pd. Se Penati non riuscisse a dimostrare la sua estraneità, progressivamente dovrebbe distinguere la sua posizione da quella del partito e delle istituzioni".
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