La minoranza del Pd da sempre contraria a Matteo Renzi la conosciamo già: è quella composta da Bersani, Cuperlo, Bindi, Fassina, tra gli altri. Ma ora di minoranza ce n’è un’altra, che però, al contrario di quella più famosa, “non vuole fare opposizione al governo”. E’ quella rappresentata dalla nuova corrente “Sinistra è cambiamento”, guidata da Maurizio Martina, ministro delle Politiche Agricole, dunque un esponente dell’attuale escutivo. Insieme a lui ci sono Cesare Damiano, ex ministro del Lavoro, ma anche Matteo Mauri, Paola De Micheli, Micaela Campana, Luciano Pizzetti.
La nuova corrente tutta interna al Pd ha già previsto un tour di 50 tappe, con il quale vuole portare in giro per l’Italia proposte sul lavoro, pensioni, scuola e riforma del Senato.
Spiega Martina: "Noi non siamo e non saremo quelli che dicono sempre no. Non servono né gufi né struzzi, il confronto deve essere sempre aperto ma le riforme vanno portate a compimento". "E’ giunto il momento di fare il salto di qualità, servono più riforme e più Partito democratico e noi vogliamo aiutare questo lavoro: c’è solo il Pd come risposta ai populismi, servono proposte e anche battaglie nel merito".
Matteo Mauri sottolinea: "Ci crediamo profondamente, oggi il Pd ha una grande responsabilità, ha la sfida di cambiare in profondità questo Paese e noi siamo per questo cambiamento". Cesare Damiano parla invece di una "realtà riformista" che lungi dal voler rompere il Pd, "lavora proprio per la sua unità: non siamo renziani ma vogliamo che questo governo vinca sui populismi". Pizzetti ribadisce il concetto: “Non vogliamo scindere l’atomo, ma lottare per unità e cambiamento" E per Paola De Micheli "quello di Sinistra è cambiamento è un percorso aperto".
IL MINISTRO ORLANDO “Credo che ‘Primavera democratica’ sia un’iniziativa importante che può contribuire a dare un segno diverso e più costruttivo al dibattito interno e al confronto tra il Pd e la società italiana in funzione del compimento delle riforme". Lo ha affermato in una nota Andrea Orlando, ministro della Giustizia ed esponente di "Rifare l’Italia", commentando la nascita di ‘Sinistra è cambiamento, primavera democratica’, nuova corrente del Pd.
"La sinistra – sostiene Orlando – vive se realizza il cambiamento, mi pare questo l’assunto dei compagni e degli amici di Primavera democratica. Un assunto non solo condivisibile, ma essenziale per il Pd e per raccogliere un’eredità culturale e politica che non può né deve insterilirsi in un radicalismo minoritario e incapace di coniugare le ragioni e i bisogni dei soggetti più deboli con quelle dell’interesse nazionale. Questa riflessione può aiutare a rafforzare il senso dell’adesione del Pd al Pse e al contempo contribuire a porre le condizioni per chiedere al socialismo europeo un ruolo diverso e più incisivo riguardo alle drammatiche vicende che investono l’Europa”.
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