In una lettera al Corriere della Sera, Pier Luigi Bersani spiega il rapporto, dal suo punto di vista, fra politica e Chiesa, in particolare per ciò che riguarda il Partito Democratico: "Caro Direttore, si leggono cose paradossali su quali sarebbe il pensiero del PD a proposito dei recenti pronunciamenti della Chiesa italiana. Non voglio qui andare a fondo della questione. (…) Sto quindi all’essenziale. I fermenti di responsabilita’ e partecipazione che emergono dal mondo cattolico sono un’importante novita’ positiva per l’Italia. Noi – scrive il segretario Pd – non cadremo mai nel ridicolo, che altri evidentemente non temono, di voler arruolare la Chiesa italiana. Semplicemente, il Pd e’ un partito di laici e di cattolici, che ascolta con rispetto e attenzione le preoccupazioni della Chiesa riguardo alla vita del Paese, nella peculiarita’ del suo magistero come proprio ieri Monsignor Crociata ha voluto efficacemente chiarire".
Noi del Pd "vogliamo che il nostro progetto per l’Italia sia espressivo anche di tante energie positive e vitali che il mondo cattolico esprime, in particolare su un arco di temi che va dalle questioni sociali a quelle educative, a quelle antropologiche. Per noi l’ispirazione e’ quella dei grandi principi costituzionali che sentiamo vivi, attuali e operanti e assolutamente ospitali, sia dell’autonoma responsabilita’ di mediazione della politica sia di quella convergenza di idealita’ e di valori che abbiamo promesso nascendo come partito. C’e’ un cambiamento davanti all’Italia. Noi chiameremo ricostruzione questo cambiamento. In nome della ricostruzione democratica e sociale di questo Paese sentiamo la responsabilita’ di aprire il nostro sguardo e le nostre disponibilità. E’ quello che tocca a noi ed e’ quello che stiamo facendo; fuori dai clamori, certamente, ma forse un po’ più in profondità di quanto non ci venga riconosciuto".
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