Pier Luigi Bersani non ha dubbi: per il leader del Partito Democratico il governo guidato da Mario Monti rappresenta una fase di "transizione", e durante questo periodo il Pd si prepara alla "ricostruzione" dell’Italiia.
Bersani è chiaro: "Nessuno pretende che l’attuale governo faccia il cento per cento di ciò che faremmo noi", tuttavia il Pd si impegna a sostenere Monti, "anche con le nostre idee". Il segretario del Partito Democratico fra le altre cose ha fatto riferimento a dichiarazioni del premier su interventi riguardo alle detrazioni fiscali. Su questo argomento, il Pd ha una sola posizione, quella di "caricare sulle rendite di posizione, puntare sulla lotta all’evasione cercando di non gravare sulle imprese e sul lavoro". Per ridare un po’ di fiducia al Paese, bisogna trovare "due o tre cose che non costino troppo", per esempio le liberalizzazioni, a partire dalle proposte già presentate dal partito in Parlamento.
Durante il suo intervento alla conferenza nazionale sul lavoro, alla Villa Reazle di Monza, Bersani parla di crisi economia: l’Italia è in recessione, dice, ma è inutile piangersi addosso. Bisogna saper guardare avanti, senza sottovalutare il problema, come invece si è fatto durante gli ultimi anni di governo Berlusconi. Già due o tre anni fa, infatti, sottolinea il segretario, era chiaro che la situazione era grave, quando "noi avevamo perso il doppio del pil degli altri paesi. Un dato che e’ stato oscurato, rimosso. Un dato annegato nel conformismo". Il governo tenico? "E’ una strada stretta, ma l’unica possibile".
SIAMO NOI IL PARTITO DEL TERRITORIO, ALTRO CHE LEGA! E’ il Pd "il partito del territorio. Altro che Lega!". Bersani non ci sta a lasciare al partito di Bossi quel ruolo che invece sente proprio del Partito Democratico, che comunque deve cambiare quel "tono pedagogico" che ha caratterizzato gran parte della sinistra per tanti anni. Insomma, dobbiamo puntare, dice, a farci capire di più dai cittadini. "Il Pd deve essere un partito civico, nazionale sud-nord, che rifiuta la demagogia in radice perche’ ci ha fatto troppi guai. Bisogna creare fiducia nei cittadini dicendo la verita’ perche’ le balle si pagano. Siamo gia’ il primo partito e nel progetto che ho in mente c’e’ anche la crescita. Ma il prossimo giro niente demagogia. Mai piu’ sbruffoni demagogici. Altrimenti meglio cambiare lavoro…".
SE MONTI CHIAMA IO VADO "Non esiste alcun tavolo di maggioranza. In questi giorni si dovranno prendere importanti decisioni per il Paese. E se Monti chiama, io vado. Tutto qui, non c’è altro da fare". Ora c’è un governo tecnico, che però deve avere "un rapporto scorrevole con il Parlamento". Decida il governo, "noi comunque stiamo studiando le nostre proposte, tutte fattibili, che presenteremo all’attuale esecutivo".
LUNEDI’ AD ASSEMBLEA CONFINDUSTRIA Bersani interverrà lunedì 28 novembre all`assemblea annuale di Confindustria Monza-Brianza, in programma alle 17 a Monza presso il Palazzetto dello Sport di viale Stucchi. Per quell’occasione è prevista una tavola rotonda a cui, fra gli altri, parteciperanno anche Angelino Alfano, segretario PdL, e Ferruccio De Bortoli.
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