Pier Luigi Bersani lavora per un Partito Democratico “unito”, e nega che esistano patti “grandi o piccoli”. E aggiunge: “Sgombriamo il campo da cose che non esistono: vorrei si parlasse d’Italia, io parlerò di questo”, dei problemi del Paese e di come uscire dalla crisi.
Bersani con i giornalisti commenta: “Vedo che su diversi organi di stampa ci sono indiscrezioni su ipotetici patti che io avrei fatto o starei facendo per cariche istituzionali, cariche di partito, cariche di governo. Ecco, vorrei dire molto seriamente, ma fermamente, che io lavoro per un partito unito, rinnovato, contendibile e senza padroni perche’ ho una certa idea del futuro della democrazia italiana”. Parliamo d’Italia, ribadisce il leader Pd. “Il prossimo appuntamento e’ per l’Italia. Ad esempio, oggi ho dedicato la giornata ad un incontro sul Mezzogiorno perche’ a fine settembre avremo un grande appuntamento su questo. Ieri, ho incontrato i rappresentanti dell’Alcoa. Ecco, io lavoro così”.
‘HO CHIESTO IO PRIMARIE APERTE MA ORA SI PARLI DI ITALIA’ "Ho chiesto io primarie aperte per la candidatura a premier e l’anno prossimo come da statuto faremo il congresso del Pd: il piu’ aperto che un partito politico nel mondo conosca".
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