Alla Casa Internazionale delle Donne, Pier Luigi Bersani ha presentato la squadra di giovani che guideranno la "macchina" delle primarie del segretario nazionale del Pd: si tratta di Roberto Speranza, segretario regionale della Basilicata, Alessandra Moretti, vicesindaco di Vicenza e Tommaso Giuntella, segretario del circolo Pd Mazzini di Roma. In particolare, Speranza fara’ il coordinatore, Moretti la portavoce e Giuntella avra’ il compito di tenere i rapporti con la societa’ civile e le associazioni. Bersani ha assicurato che resterà "il segretario del Pd ed ho doveri verso il Pd che ha doveri verso l’Italia", invitando gli altri partiti "a fare qualcosa, noi ci siamo". "Saro’ molto impegnato a fare il segretario – ha insistito – puo’ darsi che, come dice qualcuno combatterò con le mani legate, ma penso che sia giusto".
Parlando di legge elettorale, Bersani ha spiegato: “E’ inconcepibile che, mentre si discute di riforma elettorale, su cui confermo l’impegno per fare una legge che garantisca governabilita’, non si parli di un aspetto irrinunciabile: la parita’ di genere. E’ inaccettabile la sottorappresentazione delle donne nei luoghi della politica e io non accettero’ una riforma che non prevede la parità di genere”. Tenendo una conferenza stampa alla Casa Internazionale delle Donne, forse questa precisazione era quasi obbligata.
Le primarie, ha sottolineato Bersani, servono a vivificare i rapporti tra il centrosinistra e la societa’ civile. Non fanno danni al Pd, anzi… Il leader Pd dunque nega che la competizione interna al centrosinistra possa provocare un calo di consensi, come adombrato tra gli altri da Beppe Fioroni. "Le primarie servono a parlare d’Italia e non per altri scopi. Ora forse siamo in una situazione di caos creativo, ma non vedo danni. Non mi risulta che stiamo perdendo consensi".
Guardando già al dopo voto, “il prossimo giro si governi in compagnia, ci deve essere un direttore d’orchestra e non si puo’ essere da soli, serve un larghissimo coinvolgimento", ha spiegato. E poi ancora sulle primarie: “Ho voluto testardamente primarie aperte e per me rispondono a due problemi di fondo: sono il contributo del Pd e dei progressisti alla riconciliazione tra politica e societa’. Noi corriamo questo rischio ma guardiamo i cittadini all’altezza degli occhi”. Così Pier Luigi Bersani sollecita gli altri partiti a muoversi per riassorbire l’ondata di antipolitica.
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