Pier Luigi Bersani e’ salito sul palco centrale della Festa Democratica di Firenze accompagnato da tanti applausi e da cori che intonavano “Bella ciao”. In platea, oltre 2mila persone, che hanno accolto con calore il segretario nazionale del Pd. Firenze è la città di cui e’ sindaco il suo principale sfidante alle primarie, Matteo Renzi. E tra i bersaniani fiorentini in molti hanno notato compiaciuti che ci sono molte centinaia di persone in piu’ ad ascoltare Bersani rispetto a qualche sera fa, quando il protagonista della Festa Democratica di Firenze era Matteo Renzi. C’è anche da sottolineare, tuttavia, che il segretario di un partito ha dietro le spalle un’organizzazione che un semplice avversario alle primarie non potrebbe mai avere.
Bersani ha bevuto una birra insieme ad alcuni giovani militanti prima di salire sul palco: fotografie, sorrisi e strette di mano.
Resta Silvio Berlusconi, oggi come tempo fa, l’avversario numero uno della sinistra. E’ sempre Berlusconi il tema caldo che scatena la folla. E Bersani lo sa: “Dobbiamo vincere su Berlusconi, poi il resto lo vediamo", ha affermato il segreario. Renzi? “La battaglia è contro la destra, uniamo le nostre forze, muoviamoci insieme”.
Secondo il leader del Pd scegliere ancora Berlusconi vorrebbe dire andare fuori strada: è necessaria, al contrario, “una vera guida per il Paese”. E poi Berlusconi deve “decidere cosa vuole fare, perchè mi pare che anche sulla legge elettorale tutta la questione sia bloccata". "Cosa ha in testa il Pdl, cosa ha in testa la Lega, che hanno ancora la maggioranza in Parlamento? – si chiede Bersani – noi abbiamo consegnato la merce, come si dice, abbiamo messo lì la nostra ipotesi di compromesso in maniera esplicita. Oltre che mettere lì il nostro progetto di legge sul doppio turno, che preferiamo. Lo facesse anche lui, se si vuole questa legge elettorale. Se no non si dica la politica, i partiti, si chiamino con nome e cognome le persone. Che cosa aspetta Berlusconi quando dice vedremo la legge elettorale? Dica che cosa vuole sulla legge elettorale".
Discussione su questo articolo