E’ ancora guerra di date tra Bersani e Renzi: il segretario del Pd ha infatti convocato una riunione di tutti i segretari dei Circoli del partito nella data scelta dal sindaco di Firenze per una kermesse da lui organizzata con gli amministratori locali Democrat. E non e’ la prima volta che questo accade. Ma al di la’ dello sgarbo, la convocazione della base del partito da parte di Bersani per il 23 giugno, sta ad indicare che il segretario e’ pronto a lanciare la propria proposta politica su tutti i temi sul tavolo, dalle primarie di coalizione alla lista civica nazionale, sin dalla Direzione di venerdi’ prossimo.
Oggi Renzi ha risposto su twitter alle indiscrezioni riportate dai quotidiani secondo cui Bersani sarebbe intenzionato a giocare in contropiede in Direzione, annunciando la convocazione delle primarie di coalizione ad ottobre. Anticipando quindi le richieste del preannunciato documento dei ‘quarantenni’ (Sandro Gozi, Ivan Scalfarotto, Pippo Civati) e degli ulivisti vicini ad Arturo Parisi. ‘I quarantenni del Pd ci sono e hanno i numeri per cambiare l’Italia – ha twittato Renzi – Dobbiamo solo decidere se giochiamo o restiamo in panchina a lamentarci’. Parole interpretate come un messaggio ai ‘rinnovatori’ a saper fare squadra anche con altre componenti interne al Pd che auspicano il cambio generazionale, ma che non hanno mai saputo coalizzarsi.
Alle parole Bersani ha replicato con una lettera inviata ai seimila segretari di circolo di tutta Italia, convocandoli per sabato 23 giugno. ‘Il cammino che ci attende – scrive Bersani – dipendera’ per larga parte dal vostro impegno perche’ e’ a partire dai territori che la politica e la societa’ possono e devono darsi la mano per ottenere l’apertura di una nuova fase e archiviare il populismo’. Renzi, alla terza volta che si e’ visto convocare una assise nella data da lui scelta per una sua iniziativa, e’ sbottato. ‘Trovo ridicolo continuare a giocare al ‘gatto e il topo’ sulle date. Facciamo scegliere tutte le date a Bersani e poi noi faremo la nostra assemblea’, ha detto annunciando il rinvio di due settimane della kermesse fiorentina
Al di la’ dello sgarbo, Bersani annuncia che il 23 sara’ l’occasione ‘per lanciare tutti insieme la nostra sfida per il cambiamento del Paese’. Insomma non sara’ un appuntamento di routine. In quella sede evidentemente la base dovra’ pronunciarsi su delle proposte precise, che Bersani portera’ gia’ venerdi’ prossimo in direzione. Il fatto che il segretario nella lettera di convocazione parli di ‘politica e societa” che ‘si danno la mano a partire dai territori’, lascia intendere che l’idea di una lista civica nazionale sia tuttora sul tavolo.
In Direzione poi Bersani dovra’ affrontare un altro documento, oltre a quello dei ‘quarantenni’: cinque senatori (Antonello Cabras, Marco Follini, Paolo Giaretta, Enrico Morando, Giorgio Tonini) hanno chiesto che il partito si confronti con la proposta del Pdl sul semipresidenzialismo, senza trincerarsi dietro la scusa ‘che non c’e’ piu’ tempo’ per discuterne, come invece ha detto il Bersani.
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