Pier Luigi Bersani, intervenuto a 8 e mezzo, su La7, spiega: "Se tocca a me fare il governo non faro’ bilancini, vorro’ la gente giusta al posto giusto". Ora come ora è necessario “trovare un po’ di soldi" per le fasce piu’ deboli colpite dalla crisi. "In un momento di recessione qualcuno va verso la poverta’ anche estrema, ma credo che il punto di fondo sia dare un po’ di lavoro", ha aggiunto il segretario del Pd. Le risorse si possono trovare "dalla lotta all’evasione fiscale", ha assicurato, "sappiamo che non possiamo metterli in premessa, ma se tiriamo su qualche miliardo in piu’ l’anno dopo si potranno spendere". "Ho sempre detto che averi fatto un po’ piu’ leggera l’Imu e avrei messo un’imposta personale sui grandi patrimoni immobiliari", ha ricordato. Poi "si puo’ fare ragionevolmente una vendita di patrimonio pubblico" e mettere ordine nella spesa per la pubblica amministrazione.
La campagna elettorale per le primarie del centrosinistra “la chiudo a Stella, il paese di Pertini. Un omaggio a quella generazione che e’ saldamente repubblicana e democratica. La mia idea di rinnovamento e’ che la ruota deve girare ma senza prendere a calci l’esperienza. E chi ha esperienza deve dare una mano". Anche Renzi? "Anche Renzi dara’ una mano" ma, avverte, "non confondiamo il burro con la ferrovia. L’anno prossimo noi abbiamo il congresso del Pd. Chi vuole organizzarsi un’area politica in un partito plurale come il nostro, lo fa nel congresso. Con le primarie. No al Cencelli nel Pd".
"Io ho fortemente un’idea del collettivo. Noi – aggiunge – faremo primarie aperte per il segretario e magari tocchera’ anche a me dire che non mi pronuncio per nessuno…".
VITALIZI? TOLTI GRAZIE AL PD "In questo momento non ho nessun vitalizio… Renzi continua a dire che bisogna togliere i vitalizi, questo mi dispiace: lui che e’ del Pd dovrebbe riconoscere che, su proposta del Pd, i vitalizi non ci sono più".
ALL’ESTERO UN PO’ DI PREGIUDIZIO VERSO DI NOI All’estero resiste un pregiudizio sul centrosinistra, ammette Bersani. “Un po’ c’e’ un pregiudizio nel ricordo di quando c’erano 12 partiti e non il Pd", ha spiegato il segretario democratico, "e forse c’e’ poca considerazione del fatto che siamo quelli di Prodi e Ciampi, ma non possono dimenticarselo. Sappiamo tenere i conti a posto". Detto questo, "noi siamo un partito che ha una sua visione autonoma", ha chiarito. E’ vero che "l’alleanza con Vendola puo’ essere un altro pretesto, ma stavolta c’e’ una forza che si chiama Pd". E poi, ha aggiunto, "con tutto quello che c’e’, con Grillo che vuole uscire dall’euro e Berlusconi che un giorno dice che vuole uscirne e l’altro no, vi preoccupate di noi? Se non riusciamo noi a dare un contributo puo’ darsi che diventi un problema per l’Europa". “Ai ‘dubbiosi’ nella comunita’ internazionale su un nostro governo dico: al di la’ dello sforzo della compagine progressista, devono dirmi qual e’ l’altra soluzione”.
Discussione su questo articolo