Pier Luigi Bersani, a margine della Festa democratica di Zelarino (Venezia), è convinto che sarà lo stesso Mario Monti a decidere cosa vorrà fare nel 2013: “Monti decidera’ lui quel che vuol fare. Io ho una grandissima stima di Monti, vedono tutti che e’ riuscito a dare nel mondo un profilo di serieta’, credibilita’ e rigore. Per noi questi risultati sono un punto di non ritorno al cui interno vogliamo mettere piu’ lavoro, piu’ equita’, piu’ uguaglianza, piu’ diritti, ma preservando l’idea e l’immagine", ha aggiunto. "Non e’ questione di un tasso di tecnici presenti o no un governo – ha spiegato – Il punto e’: abbiamo diritto anche noi ad avere una democrazia in cui gli elettori dicono chi e’ che deve governare? Senno’ decidiamo che vogliamo stare nell’Euro ma non vogliamo stare nella democrazia europea. Sarebbe una scelta curiosa".
CRISI, SITUAZIONE MIGLIORA? NON SO CHE TERMOMETRO USANO "Sento qualcuno dire che la situazione migliora. Non so che termometro abbia per misurare la febbre: quelli che uso io sono il lavoro, i consumi della gente normale e investimenti che danno lavoro. Questi termometri segnano febbre alta". Sulle parole pronunciate dal presidente del Consiglio, che ha chiesto un maggior sforzo ai sindacati, Bersani ha detto: "ok lo sforzo comune, ma dopo di che’ bisogna porsi il seguente problema: siamo uno dei pochissimi paesi che afferra il pareggio di bilancio l’anno prossimo e dopo la Grecia siamo il Paese piu’ in recessione d’europa". Per questo, pur all’interno di "tutti i patti, tutti i rigori, tutti i fiscal compact", e’ necessario "trovare un minimo di margine per dare un po’ di respiro al Paese" e per fare questo servono "un po’ di investimenti e un po’ di lavoro: poi si puo’ chiedere lo sforzo di tutti, ma questo ci vuole secondo me".
IN PRIMARIE SI PARLA DI ITALIA, NON DI PARTITO Le primarie del Partito Democratico devono parlare di Italia e non di partito, perchè "l’Italia ha bisogno di noi. "Non ci vedo niente di male in un sindaco che sceglie Renzi: le primarie le ho volute io e non farò l’elenco di tutti i sindaci che scelgono Bersani", ha chiosato. "Ognuno pensa con la sua testa, ci vogliamo bene tutti, si parla di Italia e non di Pd", ha poi precisato. "Per parlare del partito abbiamo i congressi”.
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