Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ospite a L’aria che tira su La7, ha dichiarato: “Il governo non si stanchi di cercare l’opposizione. In una situazione come questa che tu sia di destra o di sinistra, devi dare un mano. Come dice Zingaretti, serve un pieno coinvolgimento dell’opposizione. Dall’altro canto, pero’, anche le opposizioni si devono mettere d’accordo: un conto e’ quello che dice Berlusconi, un conto quello che dice Meloni”.
Nella giornata di ieri, giovedì 5 novembre, l’incontro a palazzo Chigi con il premier Conte e gli altri leader di maggioranza: “Per arrivare al 2023 non basta essere contro Salvini. Su questo ci siamo dati meno di un mese – Conte ha detto anche meno – per un patto di fine legislatura come maggioranza”.
Un rimpasto di governo? “Prima decidiamo cosa dobbiamo fare e poi alla fine, se vorranno cambiare alcuni ministeri, decideranno. Adesso non mi interessa sapere come si chiama il ministro x”.
“Ora l’importante è che ci preoccupiamo di sistemare le cose che servono, perché è un momento complicato e diamo tutti una mano. Da qui al 2023 dobbiamo scegliere le cose che vanno fatte, sblocco cantieri, assegno figli. Tutti dobbiamo avere lo stesso obiettivo, due anni e mezzo di cose da fare”.
Come Italia Viva, prosegue Renzi, “avevamo proposto di cambiare la costituzione. La sanità rimaneva regionale, ma in casi di emergenza lo Stato poteva intervenire e decidere. Si chiama clausola di supremazia. Io ci ho provato e mi è andata male. Poi ieri i 5 stelle hanno detto che sono d’accordo a una sola camera. In pratica faranno le cose che avevamo detto noi 5 anni fa, in ritardo, perché noi eravamo ‘antipatici'”.
Non solo, “ora i 5 Stelle dicono finalmente che va riformato il Titolo V. Noi ci provammo nel referendum fallito, se fosse passato a quest’ora in questa situazione ci sarebbe stata la clausola di supremazia che avrebbe permesso l’intervento dello Stato”.
A proposito delle elezioni americane, su Facebook Renzi scrive: “Credo che Joe Biden sarà un ottimo Presidente degli Stati Uniti. Ho avuto modo in tante circostanze di apprezzarne personalmente la saggezza, l’equilibrio, la profondità. L’Europa per prima ha bisogno degli Stati Uniti. E Joe Biden saprà guidare la più forte nazione del mondo in tempi di incertezza e difficoltà. Buon lavoro, caro Joe: tra qualche ora potremo finalmente chiamarti Mr. President”.