Oggi e domani mobilitazione dei patronati e dei caf in tutto il Paese contro la legge di Stabilità che prevede altri tagli che si vanno ad aggiungere a quelli già decisi lo scorso anno. "Te la faranno pagare cara" il titolo della campagna nazionale di sensibilizzazione.
"A questo punto – si legge in una nota – è in gioco la possibilità concreta di continuare ad assicurare i servizi ai lavoratori e ai cittadini". "Quello che il governo non vuole capire – ha detto il presidente dell’Inca, Morena Piccinini – è che noi siamo complementari alla pubblica amministrazione. Molte delle riforme realizzate (all’Inps, per esempio) non sarebbero state possibili senza il lavoro dei patronati e dei Caf".
Secondo il Censis una grande fetta di cittadini italiani, il 39,6% , e’ inconsapevole del suo futuro previdenziale. Il 21,55% ne ha una idea vaga , il 18,1% nessuna. "Questa situazione – commenta il Censis – contribuisce a spiegare il persistente successo degli intermediari, in particolare i patronati nel rapporto tra cittadini ed enti di previdenza".
Gilberto de Santis, presidente Ital -Uil, commenta: “Il Censis conferma analisi gia’ svolte dai Patronati: il 73% degli italiani conosce i patronati , il 56,1% li ha utilizzati, il 92,2% e’ soddisfatto della loro attivita’. Si puo’ dire, quindi, che alla pensione complicata ci pensa il patronato. Questo forse il governo non lo sa e quindi farebbe bene ad impararlo in fretta, magari leggendo il chiarissimo rapporto Censis 2015 presentato oggi e proponendo la cancellazione del taglio di 28 milioni di euro previsto in legge di stabilita’ nel fondo patronati. Un taglio letale per la operativita’ della tutela dei diritti del welfare".
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