Edoardo Patriarca, Portavoce del Festival della Migrazione, sul Corriere della Sera scrive: “In questi anni abbiamo scelto di andare controvento per comprendere con analisi attente e rigorose il fenomeno delle migrazioni che – lo ripetiamo – sono un fenomeno strutturale che andrebbe accompagnato con narrazioni fondate sulla realtà dei fatti e con politiche lungimiranti”.
“Troppa la propaganda, troppe le informazioni non veritiere ed eccessiva è l’enfasi data alla presunta eccezionalità del fenomeno migratorio che ne offusca le cause più profonde e le dinamiche effettive.
Un’enfasi tra l’altro che non aiuta il Paese a considerare le situazioni complessivamente: ieri una imponente massa di nostri connazionali emigrava e oggi vediamo in partenza giovani e adulti, famiglie e ‘nuovi italiani’”.
“Ne abbiamo parlato: all’estero si sta affermando una generazione di giovani italiani creativa che onora il Paese, giovani che portano con sé il desiderio di conoscere il mondo, di fare esperienza, di studiare e formarsi. Li chiamano espatriati: a noi piace definirli, anche se il termine pare sgradevole, giovani italiani migranti“, conclude Patriarca.