Esiste un software che potrebbe aumentare l’efficienza delle procedure per il rilascio dei passaporti da parte dei funzionari itineranti. A sottoporlo all’attenzione della Farnesina è il deputato della Lega Simone Billi che, eletto in Europa, ha presentato una interrogazione in merito al Ministro degli esteri Moavero Milanesi.
“Il rinnovo e il rilascio del passaporto sono una delle maggiori criticità sollevate attualmente dalla comunità italiana all’estero”, scrive Billi nella premessa. “Un kit per la raccolta dei dati biometrici, comprendente un software per la memorizzazione dei dati anagrafici ed un dispositivo per l’acquisizione delle impronte digitali, è stato realizzato dall’istituto poligrafico e zecca dello Stato ed è attivato da tempo con esito positivo a detta sia dei consolati che degli utenti; in particolare, i cittadini trovano utile il fatto che il consolato offra, anche grazie a questo kit, un servizio “quasi a domicilio” particolarmente vantaggioso quando la circoscrizione consolare è estesa”.
Billi, poi, richiama la circolare del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale n. 3 del 21 giugno 2017 che “prevede anche per i consoli onorari la possibilità di procedere alla captazione dei dati biometrici di connazionali che richiedono un documento elettronico, per il successivo inoltro all’ufficio consolare di prima categoria; all’interrogante risulta che il funzionario addetto debba recarsi di persona periodicamente al consolato per connettere fisicamente il kit al computer del consolato e scaricarne i dati”.
“Il garante per la protezione dei dati personali, in data 26 gennaio 2017, – ricorda il parlamentare leghista – ha espresso parere favorevole sul testo delle integrazioni da apportare al provvedimento del direttore generale della direzione generale per gli italiani all’estero e le politiche migratorie, concernente “specifiche tecniche di sicurezza del processo di emissione del passaporto elettronico”, adottato ai sensi dell’articolo 9 del decreto del Ministro degli affari esteri n. 303/014 del 23 giugno 2009, recante “Disposizioni relative al modello e alle caratteristiche di sicurezza del passaporto ordinario elettronico”; all’interrogante risulta inoltre che sia in fase di sviluppo un software di comunicazione che permetterebbe di scaricare da remoto i dati immagazzinati in questo kit, nel rispetto della privacy dei dati trasmessi, senza la necessità che il funzionario addetto debba recarsi all’ufficio consolare di prima categoria”.
Considerato che “il kit rappresenta quindi un validissimo strumento per migliorare i servizi consolari ottimizzando risorse e costi nell’ottica del “consolato digitale” e della digitalizzazione della pubblica Amministrazione”, Billi chiede al Ministro “se sia a conoscenza dello sviluppo del software citato in premessa, che semplificherebbe le operazioni di rilascio e rinnovo dei passaporti per i cittadini italiani residenti all’estero e, in caso affermativo, quali siano i tempi per la sua adozione”.