L’Ambasciata d’Italia a Brasilia oggi spiega che lo scorso venerdì 10 maggio la Cancelleria consolare dell’Ambasciata stessa ha riscontrato una “attività anomala” nel servizio di prenotazione passaporti tale “da far sospettare che fosse in corso, da parte di un unico autore, un tentativo di ostacolare il corretto funzionamento del servizio, intasando la disponibilità di posti”.
Ci risiamo. Non solo le cosiddette “mafie dei turni”, ma ci si mettono anche lupi solitari, furbetti del prenota online che cercano di aggiudicarsi più turni possibili per poi rivenderseli in cambio di denaro sonante.
La sede diplomatica italiana stigmatizza tali “comportamenti che, turbando la regolarità di un servizio pubblico, sono illeciti e possono costituire finanche reato. Questa Ambasciata segnalerà pertanto l’accaduto (inclusi indirizzi IP ed altri dati che possano condurre ad una identificazione dei soggetti coinvolti) alle competenti autorità sia italiane che locali”.
L’Ambasciata sottolinea: “Il corretto funzionamento del servizio di prenotazione e la disponibilità di appuntamenti per tutti è un bene comune che ogni membro della nostra collettività ha la responsabilità di preservare”. L’Ambasciata “sta mantenendo con successo il proprio impegno a rendere disponibile un appuntamento per ogni connazionale residente che voglia richiedere l’emissione di un passaporto. Ciò dipende tuttavia anche dalla collaborazione dell’utenza volta ad evitare utilizzi abusivi del sistema quali la prenotazione di appuntamenti in assenza dei requisiti, ripetute mancate comparizioni alle date prenotate, la prenotazione di più appuntamenti per scegliere la data più comoda. Peraltro, – conclude la nota dell’Ambasciata – in caso di utilizzi abusivi del sistema, quali quelli sopra menzionati, ci riserviamo il diritto di bloccare le relative utenze ed annullare i relativi appuntamenti”.