#tunisiaiocivado. Riparte da qui la Tunisia del dopo attentato terroristico, il paese baciato dal sole, dal mare e dalla storia che con la strage del 18 marzo al Museo del Bardo non vuole perdere anche una delle sue risorse primarie: il turismo, che qui vuol dire il 7 per cento del Pil nazionale.
"Il turismo, il Bardo, il Parlamento: ci hanno colpito proprio nel nostro orgoglio – dice all’ANSA Dora Ellouze, direttrice dell’Ente del Turismo della Tunisia in Italia – Ma la Tunisia e’ un paese sicuro e non c’entra niente con l’Isis. Abbiamo smantellato la cellula terroristica, all’aeroporto sono stati rafforzati tutti i controlli, cosi’ come per strada e nei siti di interesse. La Medina e’ piena di polizia, anche in borghese, e in ogni struttura ricettiva e’ stato installato un metal detector. Nel mese di marzo pero’ – prosegue – abbiamo registrato un calo del 30 per cento di arrivi. Alcuni tour operator hanno cancellato i loro voli charter per mancanza di prenotazione, mantenendo solo quelli di linea".
Senza contare le crociere Costa e Msc che hanno cancellato la sosta a Tunisi dalle loro rotte. "E’ stato un altro colpo durissimo – commenta la Ellouze – che arriva dopo un 2014 che invece per noi era stato di ripresa del turismo. Nell’ultimo anno gli italiani arrivati sono stati piu’ di 250 mila e si calcola che ognuno spenda qui 300-500 euro in una settimana. Ma sono convinta che quella delle crociere sia una decisione temporanea. Il nostro ministro se ne sta gia’ occupando e da giugno sono certa torneranno, cosi’ come i charter e last minute".
Parola d’ordine, intanto, voltare pagina e soprattutto rassicurare i turisti per invertire il pericoloso trend. "In Francia siamo gia’ partiti con una campagna tattica, che anticipa i tempi della normale promozione in vista dell’estate – prosegue – Si chiama #tunisiaiocivado e a fine aprile, inizio maggio, partira’ anche in Italia. Abbiamo puntato sulla forza dei testimonial, vip o gente comune". Per sostenerla, proprio oggi, a un mese dall’attentato al Bardo, al Museo arriveranno il ministro della cultura francese Fleur Pellerin, Claudia Cardinale e altri testimonial. "In Italia – aggiunge il direttore – hanno gia’ accettato di partecipare alla campagna Emma Bonino e Rim Saidi, modella tunisina che vive a Milano. L’investimento sulla campagna e’ ‘importante’. Inizieremo con affissioni, poi web, tv e stampa. Quando sara’ partita inviteremo qui anche il vostro ministro Dario Franceschini. Vogliamo che la gente venga a vedere con i propri occhi che la Tunisia e’ bellissima e soprattutto sicura".
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