Un sacerdote di 73 anni ricattato da due donne per un video che sarebbe a luci rosse e di cui il religioso sarebbe protagonista. E’ la vicenda che ha avuto come scenario Reggio Emilia e che ha portato le due donne e, a quanto pare, un uomo, sul registro degli indagati della Procura per l’accusa di tentata estorsione. Gli accertamenti si sono messi in moto dopo che il prete, piuttosto conosciuto a Reggio Emilia per le attivita’ che svolge nella sua parrocchia, e’ andato in Questura a denunciare il ricatto a cui lo avrebbero sottoposto le due donne. In base al racconto fatto alla polizia, le donne in cambio del video, girato a sua insaputa e che lo avrebbe ritratto in situazioni equivoche, gli avrebbero chiesto 65 mila euro. Ma lui si sarebbe rifiutato di consegnare il denaro facendo, appunto, denuncia.
Peraltro c’e’ anche chi dice che il video non sarebbe propriamente hard, ma ci sarebbero immagini ‘affettuose’. C’e’ anche chi, poi, ipotizza che in realta’ l’anziano sacerdote potrebbe essere stato raggirato con la scusa di un massaggio per i suoi acciacchi, filmato di nascosto e fatto apparire ‘hot’. Le indagini delle polizia, coordinate dal sostituto procuratore Katia Marino, comunque sono risalite rapidamente alle ricattatrici, anche perche’ la denuncia del sacerdote e’ stata precisa e dettagliata. Le due donne indagate – una sarebbe una prostituta – sarebbero straniere. Si parla di un’albanese di 36 anni e di una egiziana cinquantenne, definita una bella donna, sposata e da tempo residente a Reggio Emilia. Nella perquisizione dell’abitazione di quest’ultima sarebbe saltato fuori il video.
E’ poi emerso il ruolo che avrebbe avuto anche un uomo, pure lui finito indagato. Una delle donne avrebbe ammesso il fatto, mentre un’altra si sarebbe detta estranea al ricatto nei confronti dell’anziano parroco. Al momento non e’ chiaro come il religioso abbia conosciuto le due donne e da quanto tempo si incontrassero.
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