Tornare ad essere un ‘terrestre’ pesa, ma la Terra e’ un pianeta che fa innamorare: tornato due giorni fa dopo sei mesi vissuti senza gravita’ a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, l’astronauta Luca Parmitano sente sulle spalle tutti i suoi 80 chili, ma e’ felice di essere tonato. ”Mi sono reso conto di essere innamorato della Terra”, ha detto nel collegamento da Houston organizzato dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Ma vorrebbe anche essere ancora al lavoro sulla Stazione Spaziale e ripartirebbe per un’altra avventura tra le stelle.
Nonostante la passeggiata spaziale mozzafiato, interrotta bruscamente per un guasto alla tuta, non ha brutti ricordi: ”preferisco ricordare i momenti difficili come sfide. Non ci sono difficolta’, ma sfide e opportunita’ di crescita”, ha osservato. ”Mi sento molto in forma: l’addestramento fisico che ho fatto sulla stazione spaziale ha funzionato", ha detto l’astronauta dell’Agenzia spaziale europea (Esa) e pilota sperimentatore dell’Aeronautica Militare. A Houston Parmitano ha raggiunto la moglie Kathryn e le sue bambine: Sara di 7 anni e Maia di 4. La sua famiglia di origine lo aspetta in Sicilia quando, tra poco meno di un mese, Parmitano sara’ in Italia. Per l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Italiana (Esa) e pilota sperimentatore dell’Aeronautica Militare i test sono cominciati immediatamente: ”il primo prelievo me lo hanno fatto in una tenda appena sono stato estratto dalla Soyuz; in aeroporto ho fatto i primi test sull’apparato cardiovascolare e, una volta arrivato a Houston in piena notte, ho affrontato un test su un simulatore di volo”. Parallelamente Parmitano ha cominciato la riabilitazione: ”in sei mesi il mio corpo si e’ adattato a vivere in assenza di peso e ora mi sembra di camminare con me stesso sulle spalle”.
Si tratta di riabilitare i muscoli che in orbita non hanno mai funzionato, nonostante l’intenso allenamento, come quelli lungo la schiena, che regolano l’equilibrio. ”Ora ho una camminata strana e lenta per cercare di mantenere l’equilibrio in modo costante”. Dopo la discesa indimenticabile sulla Souyz, nella quale e’ passato dal buio dello spazio, al bianco, al rosso del plasma, Parmitano ha salutato la Terra sorridendo, felice della giornata di sole. Poi l’odore di terra bagnata in aeroporto. E sul volo per Houston ha assaporato i due cibi che piu’ ha desiderato nei sei mesi in orbita: la pizza e una banana. Poi l’arrivo a Houston e l’incontro con la moglie: ”Kathryn e’ venuta a salutarmi sull’aereo, mentre le bambine dormivano", poi ”una volta sceso, sono andato a svegliare le bambine e l’espressione che ho visto nei loro occhi restera’ con me per il resto della vita. Era come se stessero continuando a sognare. Questo mi ha riempito il cuore e lo ricordero’ per tutta la vita”. Da loro nemmeno una domanda, ma tanta voglia di tornare ai giochi di sempre, come se il tempo non fosse passato.
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