Trend di mercato positivo per il Parmigiano Reggiano per il 2022, con vendite a volume che hanno segnato un +3% totale, nello specifico un +3,6% in Italia e un +1,7% all’estero. Ad annunciarlo è lo stesso consorzio di tutela della Dop a Marca Bologna, fiera dedicata alla marca commerciale.
Dal rapporto economico emerge che il +3% totale è pari a 138.364 tonnellate vs 134.367 nel 2021, il +3,6% in Italia è di 60.035 tonnellate vs 57.969 e il +1,7% all’estero è quantificato in 59.375 tonnellate vs 58.398.
L’organismo di tutela informa che “dopo aver chiuso un 2021 positivo, con un giro d’affari al consumo pari a 2,7 miliardi di euro, nel 2022 proseguono le buone performance della Dop più amata”.
“Le aziende del Consorzio Parmigiano Reggiano hanno quindi – rileva il consorzio – reagito bene alla pandemia, alle incognite legate alle incertezze della crisi geopolitica accesasi con l’invasione russa del 24 febbraio, al caro energia e alla riduzione del potere di acquisto delle famiglie in alcuni mercati”.
“Straordinari – sottolinea il Consorzio del Parmigiano Reggiano – i risultati dei consumi domestici mercato Italia nell’ultimo bimestre, il più importante dell’anno nella categoria, che registra una crescita di Parmigiano Reggiano del 10,3%, conquistando quota di mercato nelle famiglie italiane”.
Nel 2022 “le vendite a volume hanno registrato un +3% sul 2021, con una crescita importante del +3,6% nel mercato italiano. Questi risultati sono merito sia del grande impegno che tutta la filiera sta portando avanti, sia della fedeltà che i consumatori continuano a dimostrare ai valori della nostra Dop”.
Il presidente del consorzio sottolinea che “nella seconda parte dell’anno dovremo anche considerare che la produzione totale del 2022 ha registrato, per le conseguenze della variazione del clima e dell’inatteso picco del prezzo del latte spot, una contrazione del 2,2% che potrebbe determinare un eccesso di domanda”.