“I migliori cocktail del mondo parlano italiano, anche quando si bevono all’estero. È la conferma della straordinaria professionalità e dell’eccezionale capacità che abbiamo in Italia di formare personale qualificato, in grado di fare la differenza dei locali più prestigiosi del mondo. Un dato che, insieme alle ottime performance dei bar italiani, deve renderci orgogliosi, certo, ma soprattutto deve spingerci a valorizzare sempre di più questo mestiere che negli ultimi anni è stato svilito da una politica a tratti disattenta nei confronti del settore dei pubblici esercizi. Luoghi che devono essere vissuti sia come fucine di talenti nel mondo della ristorazione e del fuoricasa, che come attrattori per un turismo di qualità”. Così Matteo Musacci, vicepresidente di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi, commenta i risultati del World’s Best Bars 2022, che hanno visto piazzarsi ai primi due posti il Paradiso e lo Sips di Barcellona. Locali che vantano due bartender italiani: Giacomo Giannotti e Simone Caporale.
Una doppietta che fa il paio con la conferma di uno dei più influenti bar manager al mondo, Agostino Perrone, titolare del Connaught Bar di Londra, assieme a Giorgio Bargiani, il cui locale si è confermato tra i primi dieci in classifica.
“A queste performance individuali – aggiunge Musacci – bisogna aggiungere quelle dei locali italiani presenti nelle prime 50 posizioni. Da Roma a Milano, da Firenze a Napoli, gli imprenditori italiani della ristorazione si stanno dimostrando tra i migliori al mondo nella capacità di mixare ingredienti di qualità, atmosfere uniche e un servizio di primo livello. Eccellenze da valorizzare, ma anche esempi da seguire per garantire un’offerta sempre più moderna e dinamica”.