Abbiamo approfondito uno dei fenomeni più rilevante nella politica parlamentare degli ultimi anni: i cambi di gruppo. In soli due anni i transfughi sono di più di quelli dell’intera scorsa Legislatura. Chi sono, i flussi fra i gruppi, i salti di schieramento sono alcuni dei focus proposti.
Transfughi. Da marzo 2013 ad oggi ci sono stati 235 cambi di gruppo che hanno coinvolto 185 parlamentari. Un numero elevato, considerando che in due anni di Legislatura si è stato quasi raggiunto il dato della scorsa (in 5 anni – 261 cambi per 180 parlamentari). Non solo molti Deputati e Senatori hanno cambiato più volte gruppo, ma alcuni hanno fatto il salto da opposizione a maggioranza.
Partiti. Raramente si è trattato di scelte individuali quanto piuttosto il risultato di scissioni all’interno dei partiti. In alcuni casi il principale tema di contrasto è stato l’appoggio al Governo – ad esempio Pdl diviso fra Fi (opposizione) e Ncd (maggioranza) – ma non sono mancate le rimodulazioni – emblematico il caso di Sc – all’interno della stessa maggioranza.
Voti. Questa grande mobilità ha portato ad un ingrossamento dei “gruppi di frontiera”, su tutti il Misto. Soprattutto in questi casi è stato utile analizzare i voti dei parlamentari dopo l’uscita per verificare quanto si fossero allontanati dal gruppo di origine. Ad esempio abbiamo riscontrato come quasi tutti gli ex M5S siano ormai nell’orbita della maggioranza pur non facendone ufficialmente parte.
Maggioranza. Forse è presto per farne una regola ma negli ultimi anni il numero più alto di cambi di gruppo è avvenuto nel ramo del Parlamento dove la maggioranza aveva numeri più esigui. Così possiamo anche spiegare il maggior coinvolgimento di Senatori nella scorsa Legislatura e di Deputati nell’attuale.
Rieletti. Siamo andati a vedere che fine ha fatto chi ha cambiato gruppo la scorsa Legislatura. Se in prima battuta la loro scelta sembra non aver pagato (rieletti appena il 12% rispetto il 41% dei Parlamentari fedeli), a fare le differenza è stata il tipo di relazione che avevano con il Governo Berlusconi. Infatti degli esponenti di Fli (usciti dalla maggioranza) è stato rieletto solo il 9% contro quasi il 38% dei Responsabili (entrati in maggioranza).
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