L’eurodeputato della Lega (Pfe), Roberto Vannacci, è tra i tre deputati europei con la somma piu’ alta di entrate extra rispetto allo stipendio da europarlamentare. Lo afferma uno studio della Ong Transparency international.
Vannacci, che secondo il report ammonta entrate extra da 200 mila euro, si piazza in terza posizione dietro al romeno Gheorge Piperea (Ecr), che domina la classifica con 657 mila euro di “reddito parallelo”, e al francese Laurent Castillo (Ppe), con 231 mila.
Lo studio di Transparency International elenca anche diversi esempi di aperto conflitto d’interessi: come nel caso di Gunther Sidl (S&d, Austria), membro della commissione per l’Ambiente, che guadagna altri 5 mila euro come membro del comitato consultivo sulla sostenibilita’ di una delle piu’ grandi societa’ elettriche in Europa, iscritta nel registro europeo per la trasparenza. Oppure Stefan Kohler (Ppe, Germania), il quale da membro delle commissioni per l’Ambiente e l’Agricoltura, guadagna anche 51.240 euro l’anno in qualita’ di presidente dell’associazione bavarese degli agricoltori.
Secondo lo studio, il 74% dei deputati ha entrate secondarie, e circa il 30% sostiene di avere un effettivo secondo lavoro; il totale delle entrate complessive dei parlamentari ammonta a 6,3 milioni di euro totali, tra tutti i deputati.
Lo stipendio base degli eurodeputati e’ invece di 124 mila euro, un’indennita’ di spesa di 59.400 euro e un’indennita’ di presenza del valore solitamente di 52.800 euro.