Il Parlamento Italiano e quello tedesco dovrebbero approvare una mozione congiunta, assieme al Fiscal compact, proponendo l’elezione a suffragio universale del Presidente Ue, come passo verso l’Europa politica. L’idea e’ stata resa nota alla seduta della commissione Esteri del Senato, dopo una missione a Berlino in cui ci sono stati incontri tra esponenti del Bundestag e quelli del Parlamento italiano.
Alla missione a Berlino, il 23 maggio, hanno partecipato i senatori Lamberto Dini e Gianfranco Morando, relatori al Meccanismo europeo di Stabilita’ e al Fiscal compact, nonche’ dei deputati Franco Tempestini (Pd) ed Enrico Pianetta (Pdl), che hanno incontrato la presidente della commissione Bilancio del Bundestag, la socialdemocratica Petra Merkel, e il presidente della commissione Esteri, Ruprecht Polenz, della Cdu che ha lanciato l’idea della mozione comune dei due parlamenti che chiede l’elezione diretta del Presidente della Ue. Proposta peraltro fatta propria nei giorni scorsi dal ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schauble.
Di una mozione congiunta dei due Parlamenti, in occasione della ratifica del Fiscal compact, che impegnasse i governi a politiche economiche piu’ europeiste, se ne parlava da marzo. I parlamentari italiani di tutti i Paoli sono favorevoli ad una mozione che impegna il governi al prossimo vertice europeo del 28 giugno a promuovere i project bond e gli eurobond, per la gestione comune del debito. Posizione ribadita in commissione anche da Franco Marini durante il dibattito. Dini e Morando, hanno raccontato che in Germania ci sono ancora ‘resistenze’ su queste due proposte da parte del Governo e di molti esponenti della maggioranza Cdu-Fdp. In ogni caso la Cancelliera Merkel ha bisogno del voto della Spd, perche’ la ratifica del Fiscal Compact richiede una maggioranza qualificata dei due terzi.
Insomma su questo punto al Bundestag i giochi sono ancora aperti.
Ed ecco la proposta di Polenz, rilanciata in Commissione Esteri del Senato da Dini e Morando e ben accolta dai loro colleghi. La proposta, ha spiegato Dini, ‘non e’ una posizione ufficiale del Governo tedesco e tuttavia e’ il segno di un condiviso impegno per rafforzare la legittimazione democratica delle istituzioni europee’. Da martedi’ la commissione Esteri del Senato riprendera’ l’esame del Fiscal compact.
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