Rocco Girlanda, deputato PdL, propone una legge che consenta a deputati e senatori di poter rinunciare alla propria indennità parlamentare da circa 5mila euro al mese. "I parlamentari debbono poter rinunciare alla riscossione dell’indennita’ parlamentare, pari a circa 5 mila euro al mese, il nostro ‘stipendio’, scelta non consentita attualmente da un decreto del Presidente della Repubblica del 1957".
Ma quale parlamentare farebbe a meno dello “stipendio”? Girlanda spiega: “In un momento storico caratterizzato dall’antipolitica i parlamentari devono avere a disposizione strumenti legislativi che consentano loro di fare scelte in liberta’ di coscienza. Sono un antagonista delle posizioni spesso qualunquiste che hanno caratterizzato il dibattito sui costi della politica e gli stipendi dei parlamentari, tuttavia queste posizioni sono state spesso cavalcate anche da miei colleghi di tutti gli schieramenti. La proposta vuole essere anche una provocazione per vedere chi rinuncera’, qualora venisse approvata, alla riscossione del proprio stipendio, considerato che molti sbandierano ai quattro venti la loro disponibilita’, malgrado la legge non lo consenta”.
Il pidiellino ha anche reso noto di non volere cominciare una battaglia per raccogliere firme a sostegno della proposta di legge: devono essere, secondo lui, i suoi colleghi a voler firmare, se vogliono, volontariamente. La proposta è buona, peccato che già immaginiamo come finirà: con un nulla di fatto.
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