“In un’intervista rilasciata a «Il Mattino» di Napoli, il Sottosegretario agli esteri Guglielmo Picchi, in quota Lega, fa due preoccupanti affermazioni sull’immigrazione: allineare il nostro Paese sulle posizioni di Visegrad; impedire qualsiasi sbarco, costi quel che costi. Su di esse, per altro, sarebbe interessante sapere cosa ne pensa il titolare della Farnesina, a cui il Sottosegretario dovrebbe rispondere. Poco importa il fatto che gli sbarchi in Europa nell’ultimo anno siano diminuiti dell’80% e in Italia di 8/10 volte a seguito soprattutto delle politiche dei governi precedenti”. Lo dichiarano in una nota congiunta i parlamentari eletti all’estero del Pd, Garavini, Giacobbe, Carè, La Marca, Schirò, Ungaro.
“Nemmeno importa – proseguono – che i partner di Visegrad siano i più decisi nell’impedire la modifica del patto di Dublino sulla ripartizione dei migranti tra i Paesi UE, modifica richiesta dall’Italia, e alzino muri per fare in modo che nemmeno uno tra quelli sbarcati in Italia entri nei loro Paesi.
Quello che importa al Sottosegretario, invece, è il patto di sangue all’insegna della parola d’ordine “zero sbarchi in Europa”, da agitare come motivo propagandistico volto al consolidamento elettorale di un movimento sovranista in vista delle prossime elezioni europee, in alternativa alle posizioni liberali ed europeiste di Germania e Francia e a quelle solidaristiche di Spagna e Socialisti europei. Per sovranisti e leghisti nostrani che questi giochi politici significhino freno dei soccorsi in mare, altre morti, quarantena dei profughi sulle navi, respingimento nei “porti sicuri” della Libia, impossibilità strutturale di interrompere una spinta alla sopravvivenza e al miglioramento di decine di milioni di persone non significa nulla. Importano i voti, anche a costo della vita di esseri umani”.
“In questo momento di grave confusione morale – concludono i dem -, continuiamo a pensare che nella storia e nell’etica dell’emigrazione italiana nel mondo vi sia l’indicazione di un cammino. Per questo, sentiamo di condividere le parole della Chiesa: “La via per salvare la nostra stessa umanità dalla volgarità e dall’imbarbarimento passa dall’impegno a custodire la vita. Ogni vita. A partire da quella più esposta, umiliata e calpestata””.