Un uomo scende da una Audi 80 e apre il fuoco su agenti di polizia a colpi di kalasnjikov. Uno muore, altri due rimangono feriti e vengono portati d’urgenza in ospedale. Durante la sparatoria l’assalitore viene ucciso. Sono le otto di sera e siamo sugli Champs Elysees. Molti passeggiano, qualcuno esce dai negozi. Scatta il panico, la folla scappa.
Si diffonde la notizia poco – poi smentita – dopo che uno dei due poliziotti feriti è deceduto a causa delle ferite. La zona viene evacuata, decine di auto della polizia bloccano il viale.
Un’ora dopo si sentono ancora spari. Ma il portavoce del ministero interno francese Pierre-Henry Brandet si presenta sul posto e precisa alle tv: “Non ci sono stati altri eventi legati a quello che è successo sugli Champs Elysees”. Insomma la sparatoria è una sola.
Dice anche che non c’è certezza sull’identità dell’assalitore e che al momento sarebbe uno solo. Poco dopo però fonti della polizia fanno sapere che è stato diramato un ordine di cattura per un uomo che sarebbe arrivato dal Belgio in treno.
Non sono passate neanche due ore dai fatti, che il presidente Francois Hollande prende la parola in un punto stampa davanti all’Eliseo: “Siamo convinti che tutte le piste sono di ordine terroristico. La procura antiterrorismo ha aperto una inchiesta, che sarà condotta per conoscere i moventi e le eventuali complicità”. Annuncia di aver convocato un consiglio di difesa per domattina.
“Mi rivolgo – dice guardando le telecamere – ai cittadini: sono protetti, devono esserlo e lo saranno”. E rivolge un pensiero alla polizia: “Tutti dobbiamo capire – spiega – che le forze dell’ordine sono esposte e che il sostegno della nazione è totale. Deve essere fatto di tutto perché questi poliziotti, gendarmi e militari possano esercitare la propria missione, ovviamente nel rispetto delle regole”.
A ormai pochissimo dalle elezioni presidenziali la domanda che tutti si fanno è: quanto peserà questo ennesimo attentato? “Emozione e solidarietà per le nostre forze dell’ordine di nuovo prese a bersaglio”, esprime subito Marine Le Pen, su Twitter. “Testimonio tutta la mia solidarietà verso le forze dell’ordine. Un pensiero alla famiglia della vittima”, la segue a ruota Emmanuel Macron, sempre sul social network. E Francois Fillon: “La nazione è solidale con i poliziotti. La lotta al terrorismo deve essere la priorità del prossimo presidente della Repubblica francese”. (Fabio De Ponte, LaPresse/Reuters)
SECONDO ATTENTATORE IN FUGA
Ci sarebbe un secondo terrorista in fuga a Parigi. L’agenzia Belga scrive che la polizia ha emesso un avviso di ricerca per un secondo sospetto implicato nell’attentato: sarebbe arrivato nella capitale francese in treno dal Belgio, ma non ci sono conferme ufficiali.
HOLLANDE ANNULLA VIAGGIO IN BRETAGNA
Il presidente francese Francois Hollande ha annullato la visita che aveva previsto per domani in Bretagna, nel nord-ovest della Francia, dopo la sparatoria avvenuta stasera sugli Champs-Elyse’es. Hollande ha convocato per domattina alle 8 un Consiglio di difesa all’Eliseo.
Discussione su questo articolo