Gianluigi Paragone, senatore del M5S, è intervenuto su Radio Cusano Campus e sul crollo del viadotto sull’A6 ha detto: “Bene che Di Maio dica quelle cose sulla revoca delle concessioni, ma al momento sono solo belle parole perché abbiamo la famiglia Benetton che propone il taglio del 5% dei pedaggi all’anno e il governo che balbetta qualcosa”.
“In questi giorni si torna a parlare di scudo per Mittal e mentre i ponti crollano, il Mose diventa oggi quello che sarà domani il Tav cioè la dimostrazione di come le grandi opere non servano se non a ungere qua e là, ci sono imprenditori che aspettano crediti dalla pubblica amministrazione. Abbiamo una macchina pubblica che potrebbe essere all’altezza delle sfide, ma una classe dirigente che non lo è. Questo decreto per pagare i crediti alle imprese non viene fatto. Le responsabilità? Dal premier a tutto il Mef, in cui ci sono quelli del Pd ma anche i nostri, come la Castelli”.
Sul video Grillo-Di Maio: “E’ il video del benaltrismo, del pensare al domani perché non sappiamo fare le cose oggi. In attesa del mondo perfetto, riusciamo a fare le cose palla a terra? Riusciamo a mettere a tema il fatto che le case pignorate perdono la metà del valore e i proprietari rimangono sempre impiccati al loro debito? Grillo ha fatto questo video bellissimo, a parte la stronzata del dateci un voto come si dà un euro… vuol dire che ormai hai perso la bussola. Perché non ci occupiamo delle aste fallimentari? Ho detto a Bonafede: sei bravissimo, ti stimo, ti prego metti la testa nei tribunali fallimentari. Lì ci sono i condor che si avventano sulle vittime. Questa è un urgenza, fanno tanti decreti ad minchiam, facessero anche questo. Il Parlamento non conta nulla, è ingolfato e bypassato, passa tutto dal governo”.