Ma qualcuno sa dirmi a cosa serva, attualmente, l’alto Consesso delle Nazioni Unite? Assolutamente a niente. Perlomeno, per quanto riguarda le azioni necessarie, utili, indispensabili, inderogabili che dovrebbe prendere alla ricerca di soluzioni alle diatribe ed agli attriti internazionali che causano la peggiore morte che la mente umana possa concepire: la morte per fame di interi popoli. E’ assolutamente atroce quello che sta succedendo nel Sud-Est africano, nell’indifferenza mondiale.
Nel dopoguerra era molto semplice prendere una decisione anche molto incisiva: esisteva l’Unione Sovietica che, da sola, parlava per mezza Asia; la Jugoslavia parlava per i Balcani; il Nord Africa e parte del resto del medio oriente non aveva sfruttato ancora il petrolio e, praticamente, mezzo pianeta era ancora succube delle potenze coloniali: Gran Bretagna, Francia, Portogallo e Spagnamantenevano un certo “ordine” dall’Africa all’estremo Oriente; la Cina era ancora un misto tra paese e campagna ancora da coltivare, e, soprattutto, non esisteva ancora il fondamentalismo musulmano, che grazie alla stupidità della grandeur francese (per scalzare la dominanza petrolifera USA in Persia) si è coltivato in casa propria, per poi esportarlo in Iran con Khomeini.
Oggi, invece, che l’ONU rappresenta (anzi, che dovrebbe rappresentare) la globalità del genere umano, con tutte le miriadi di Statarelli che si sono creati, tra dissolvimento di potenze federate e suddivisioni di etnie tribali, dopo la fine del colonialismo e la scoperta della potenza-petrolio, non si riesce a trovare, con tutti gli alti Patrocinati internazionali, una soluzione condivisibile per una questione che è sotto gli occhi di tutti, ma a cui nessuno tenta un approccio risolutivo: la catastrofica situazione umano-ambientale che si è venuta a creare nel Corno d’Africa.
Intere etnie si stanno eliminando per colpa di un insulso fanatismo tribale-fondamentalista pan-arabo in zone che non hanno mai visto, a memoria d’uomo, una donna col seno coperto ed il cosiddetto mondo civile cosa fa? Mette le scorte alle petroliere che passano nei pressi di quelle terre per paura degli arrembaggi! Oppure la solita intempestiva Francia decide che Gheddafi è un tiranno che va eliminato con un’invasione e la saggia ONU approva la Santa Crociata.
Per fortuna Papa Ratzinger, all’Angelus, da Castel Gandolfo lancia una “mobilitazione internazionale” per salvare la Somalia dalla incredibile carestia e dalla gravissima siccità che la stanno devastando, uccidendo o costringendo alla fuga interi popoli: “Auspico che cresca la mobilitazione internazionale per inviare tempestivamente soccorsi a questi nostri fratelli e sorelle già duramente provati, tra cui vi sono tanti bambini”.
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