La Camera ha detto sì all’arresto di Alfonso Papa, PdL. Le porte del carcere, in ogni caso, non si apriranno subito. "Rispettiamo la decisione del Parlamento che conferma il buon lavoro svolto dalla procura di Napoli", commenta il procuratore Giovandomenico Lepore, secondo il quale l’arresto del parlamentare non è imminente: "Occorre che il presidente della Camera comunichi ufficialmente la decisione al gip. In questo momento, infatti, la misura cautelare è formalmente sospesa".
Le reazioni al voto di Montecitorio sono molto forti, sia da destra che da sinistra. Per il presidente del Consiglio e leader PdL, Silvio Berlusconi, il voto della Camera "è una vergogna". Facce scure e bocche cucite dopo il voto della Camera che ha dato l’ok all’arresto di Alfonso Papa. Allo stesso modo dopo di lui tutti i molti ministri del PdL hanno lasciato l’aula senza dire nulla, nel silenzio quasi surreale del Transatlantico.
Il ministro dell’Interno Roberto Maroni, lasciando l’aula, ha detto: "siamo coerenti" e la Lega ha votato "come avevamo detto" per l’arresto di Alfonso Papa.
Per il segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, in aula "si è votato in modo serio, valutando nel merito. La Camera ha votato con coerenza e questo rassicura, perché dimostra che i tentativi di richiamo all’ordine hanno dei limiti. C’è un risvolto politico in questo voto, la maggioranza rifletta".
Per Fabrizio Cicchitto, capogruppo PdL alla Camera, si è trattato di "un voto liberticida, la maggioranza alla Camera si è assunta una grande responsabilità".
Lasciando Montecitorio, Alfonso Papa di è detto "fiero ed orgoglioso di avere goduto della fiducia di Berlusconi". "Il presidente Berlusconi è una persona straordinaria, eccezionale. Mi è stato vicino dall’inizio di questa storia".
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