Una ‘isola’ felice nel Medio Oriente: in Giordania la convivenza tra cristiani e musulmani da molti anni e’ pacifica, improntata al dialogo e al rispetto reciproco. E di "rispetto" ha parlato anche Papa Francesco parlando della comunita’ musulmana nella sua prima tappa del viaggio in Terra Santa. Per Bergoglio non e’ una affermazione nuova e infatti il re hascemita, Abdallah, riconosce al pontefice l’impegno per il dialogo tra musulmani e cristiani. Questi ultimi sono pero’ una minoranza nel Medio Oriente e il Papa ha invocato liberta’ religiosa per tutti, definendola innanzitutto "un fondamentale diritto umano".
Nel primo discorso ufficiale nel pellegrinaggio in Terra Santa, al Palazzo reale di Amman, il Papa ha subito sottolineato quanto sia importante il dialogo. "Colgo questa opportunita’ – ha detto Papa Francesco parlando ai reali e alle piu’ importanti istituzioni della Giordania – per rinnovare il mio profondo rispetto e la mia stima per la comunita’ musulmana, e manifestare apprezzamento per il ruolo di guida" svolto da re Abdullah II "nel promuovere una piu’ adeguata comprensione delle virtu’ proclamate dall’Islam e la serena convivenza tra i fedeli delle diverse religioni".
Bergoglio ha anche ringraziato il Paese per aver "incoraggiato diverse importanti iniziative a favore del dialogo interreligioso per la promozione della comprensione tra ebrei, cristiani e musulmani". E il re giordano ha riconosciuto l’impegno del pontefice per il dialogo interreligioso. "Santita’, lei si e’ impegnato per il dialogo, specialmente con l’Islam", ha sottolineato Abdallah di Giordania. Il sovrano ha anche messo in evidenza che per la Giordania e’ stato un onore essere "il primo Paese musulmano a ricevere la visita" di Francesco.
"Auspico che possiamo continuare il nostro lavoro insieme", ha aggiunto re Abdallah, sottolineando "i terribili costi delle divisioni religiose settarie". Il fatto che in Giordania la convivenza tra cristiani e musulmani sia "armoniosa" e’ stato rilevato anche dal patriarca latino di Gerusalemme, mons. Fouad Twal, nel saluto al Papa alla fine della messa allo stadio internazionale della capitale giordana. Questo non deve pero’ fare abbassare la guardia nel rispetto della liberta’ religiosa, particolarmente importante nel mosaico di fedi, lingue, popoli che e’ il Medio Oriente. La liberta’ religiosa "e’ un fondamentale diritto umano – ha detto Francesco – e auspico vivamente venga tenuto in grande considerazione in ogni parte del Medio Oriente e del mondo".
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