Papa Francesco prega, chiedendo “conforto, coraggio e serenità” per “quanti sono provati dalla tragedia avvenuta ieri a Genova, che ha provocato vittime e smarrimento nella popolazione”. “Mentre affido alla misericordia di Dio le persone che hanno perso la vita – ha detto all’Angelus -, esprimo la mia spirituale vicinanza ai loro familiari, ai feriti, agli sfollati e a tutti coloro che soffrono a causa di questo drammatico evento. Vi invito ad unirvi a me nella preghiera, per le vittime e per i loro cari; recitiamo insieme l’Ave Maria”.
Nell’Angelus della solennita’ dell’Assunta, il Papa ha detto che “a Maria Consolatrice degli afflitti, che contempliamo oggi nella gloria del Paradiso, vorrei affidare le angosce e i tormenti di coloro che, in tante parti del mondo, soffrono nel corpo e nello spirito. Ottenga la nostra Madre celeste per tutti conforto, coraggio e serenità”.
Il Santo Padre, in occasione della festività di Maria Assunta in cielo, ha ricordato che già i filosofi greci “avevano capito che l’anima dell’uomo è destinata alla felicità dopo la morte. Tuttavia, essi disprezzavano il corpo considerato prigione dell’anima e non concepivano che Dio avesse disposto che anche il corpo dell’uomo fosse unito all’anima nella beatitudine celeste: la risurrezione della carne è un elemento proprio della rivelazione cristiana, un cardine della nostra fede”. “La Chiesa oggi ci invita a contemplare questo mistero: esso ci mostra che Dio vuole salvare l’uomo intero, anima e corpo. Gesù è risorto con il corpo che aveva assunto da Maria; ed è asceso al Padre con la sua umanità trasfigurata. L’assunzione di Maria, creatura umana, ci dà la conferma del nostro destino glorioso”.