“Quaresima è il tempo per dire no. No all’asfissia dello spirito per l’inquinamento causato dall’indifferenza, dalla trascuratezza di pensare che la vita dell’altro non mi riguarda; per ogni tentativo di banalizzare la vita, specialmente quella di coloro che portano nella propria carne il peso di tanta superficialità”. Parole di Papa Francesco nel mercoledì delle Ceneri, giorno di inizio della Quaresima. Ha avuto infatti luogo oggi un’assemblea di preghiera nella forma delle “Stazioni” romane, presieduta dal Santo Padre.
Nel pomeriggio, nella chiesa di Sant’Anselmo all’Aventino, si è tenuto un momento di preghiera, cui ha fatto seguito la processione penitenziale verso la Basilica di Santa Sabina. Alla processione hanno preso parte i Cardinali, gli Arcivescovi, i Vescovi, i Monaci Benedettini di Sant’Anselmo, i Padri Domenicani di Santa Sabina ed alcuni fedeli. Al termine della processione, nella Basilica di Santa Sabina, Francesco ha presieduto la celebrazione dell’Eucarestia con il rito di benedizione e di imposizione delle ceneri.
Nell’omelia che ha pronunciato dopo la proclamazione del Santo Vangelo, Bergoglio ha sottolineato: “La Quaresima vuole dire no all’inquinamento intossicante delle parole vuote e senza senso, della critica rozza e veloce, delle analisi semplicistiche che non riescono ad abbracciare la complessità dei problemi umani, specialmente i problemi di quanti maggiormente soffrono. La Quaresima è il tempo di dire no; no all’asfissia di una preghiera che ci tranquillizzi la coscienza, di un’elemosina che ci lasci soddisfatti, di un digiuno che ci faccia sentire a posto. Quaresima – ha continuato il Papa – è il tempo di dire no all’asfissia che nasce da intimismi che escludono, che vogliono arrivare a Dio scansando le piaghe di Cristo presenti nelle piaghe dei suoi fratelli: quelle spiritualità che riducono la fede a culture di ghetto e di esclusione”.
Di Quaresima il Papa ha parlato anche nell’Udienza generale di questa mattina. Questa mattina, Mercoledì delle Ceneri, si è svolta l’Udienza Generale in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo. Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi sulla speranza cristiana, ha incentrato la sua meditazione sul tema: “La Quaresima cammino di speranza”. Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.
“La Quaresima – ha detto Bergoglio – è ‘segno sacramentale della nostra conversione’ (Messale Romano, Oraz. colletta I Dom. di Quar.); chi fa la strada della Quaresima è sempre sulla strada della conversione. La Quaresima è segno sacramentale del nostro cammino dalla schiavitù alla libertà, sempre da rinnovare. Un cammino certo impegnativo, come è giusto che sia, perché l’amore è impegnativo, ma un cammino pieno di speranza. Anzi, direi di più: l’esodo quaresimale è il cammino in cui la speranza stessa si forma. La fatica di attraversare il deserto – tutte le prove, le tentazioni, le illusioni, i miraggi . . . -, tutto questo vale a forgiare una speranza forte, salda, sul modello di quella della Vergine Maria, che in mezzo alle tenebre della passione e della morte del suo Figlio continuò a credere e a sperare nella sua risurrezione, nella vittoria dell’amore di Dio”. “Col cuore aperto a questo orizzonte, – ha concluso Papa Francesco – entriamo oggi nella Quaresima. Sentendoci parte del popolo santo di Dio, iniziamo con gioia questo cammino di speranza”.
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