Nuovo appello del Papa da piazza San Pietro. Dopo l’invocazione per i bambini vittime di guerra nella notte di Natale e quello per la pace prima della benedizione del 25 dicembre, Bergoglio durante l’Angelus torna a parlare dei cristiani, e della persecuzione nel mondo.
“Il mondo odia i cristiani”, afferma. “Odia i cristiani per la stessa ragione per cui ha odiato Gesù, perchè lui ha portato la luce di Dio e il mondo preferisce le tenebre per nascondere le sue opere malvage”.
L’Angelus di Papa Francesco è dedicato al martirio di Santo Stefano, il primo di una lunga serie che continua fino ad oggi. “C’è opposizione – ha osservato il Papa – tra la mentalità del Vangelo e quella mondana. Seguire Gesù vuol dire seguire la sua luce, che si è accesa nella notte di Betlemme, e abbandonare le tenebre del mondo”.
“Anche oggi – ha rilevato Bergoglio – la Chiesa, per rendere testimonianza alla luce e alla verità, sperimenta in diversi luoghi dure persecuzioni, fino alla suprema prova del martirio”. “Quanti nostri fratelli e sorelle nella fede – ha denunciato – subiscono soprusi, violenze e sono odiati a causa di Gesù! Oggi vogliamo pensare a loro ed essere vicini a loro con il nostro affetto, la nostra preghiera e anche il nostro pianto. Vi dico una cosa: i martiri di oggi sono maggiori nel numero rispetto ai martiri dei primi secoli. Quando leggiamo la storia leggiamo tanta crudeltà verso i crstiaani, la stessa c’è oggi, ma in numero maggiore, verso i cristiani”.
Poi fa gli auguri per Santo Stefano e ringrazia per gli auguri ricevuti. “A tutti voi, – dice – venuti dall’Italia e da diverse Nazioni, rinnovo l’augurio di pace e di serenità: siano questi, per voi e per i vostri familiari, giorni di gioia e di fraternita. Saluto e invio gli auguri a tutte le persone che si chiamano Stefano o Stefania”. “In queste settimane ho ricevuto tanti messaggi augurali da tutto il mondo – ha continuato il Santo Padre – Non essendomi possibile rispondere a ciascuno, esprimo oggi a tutti il mio sentito ringraziamento, specialmente per il dono della preghiera. Grazie di cuore! Il Signore vi ricompensi con la sua generosità! Buona festa! Per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci”.
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