Papa Francesco, nel suo discorso odierno al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, è tornato a lanciare un appello alla comunità internazionale e ai singoli Stati in favore dei migranti: “Non si può risolvere la sfida della migrazione con la logica della violenza e dello scarto”.
Ogni Stato è chiamato a difendere rifugiati e migranti, ha ricordato il Santo Padre, e a facilitare l’integrazione, così come a dare la possibilità di tornare in patria in sicurezza. In questo senso il Papa ha espresso la sua gratitudine ai governi che hanno collaborato in favore dei migranti ed ha menzionato, in particolare, la Colombia che, assieme ad altri Paesi del Continente Sud Americano, ha accolto un ingente numero di persone provenienti dal Venezuela.
“In pari tempo, sono consapevole che le ondate migratorie di questi anni hanno causato diffidenza e preoccupazione tra la popolazione di molti Paesi, specialmente in Europa e nel Nord America, e ciò ha spinto diversi governi a limitare fortemente i flussi in entrata, anche se in transito. Tuttavia, – ha subito aggiunto – ritengo che a una questione così universale non si possano dare soluzioni parziali. Le recenti emergenze hanno mostrato che è necessaria una risposta comune, concertata da tutti i Paesi, senza preclusioni e nel rispetto di ogni legittima istanza, sia degli Stati, sia dei migranti e dei rifugiati”.