Papa Francesco, durante l’intervento svolto all’assemblea dell’Onu, sottolinea che l’azione “politica ed economica è efficace soltanto se guidata da un concetto perenne di giustizia”. Questo il monito del Santo Padre, perché “prima e aldilà di piani e programmi, ci sono donne e uomini concreti, uguali ai governanti, che vivono, lottano e soffrono, e che molte volte si vedono obbligati a vivere miseramente, privati di qualsiasi diritto”.
Molto applaudito Francesco durante il suo discorso. “Il futuro – osserva – ci chiede decisioni critiche e globali di fronte ai conflitti mondiali che aumentano il numero degli esclusi e dei bisognosi". Il Papa si augura che rappresentanti degli Stati all’interno dell’Onu “sapranno mettere da parte interessi settoriali e ideologie e cercare sinceramente il servizio del bene comune”. Bergoglio assicura la sua preghiera affinchè l’Onu “renda sempre un servizio efficace all’umanità, un servizio rispettoso della diversità e che sappia potenziare, per il bene comune, il meglio di ciascun popolo e di ciascun cittadino. La benedizione dell’Altissimo, la pace e la prosperità a tutti voi e a tutti i vostri popoli".
Poi il Papa punta il dito contro la corruzione, “penetrata nei diversi livelli della vita sociale, politica, militare, artistica e religiosa, generando, in molti casi, una struttura parallela che mette in pericolo la credibilità delle nostre istituzioni”. Va combattuta con tutta la forza possibile.
Vuole un mondo senza guerra, il vescovo di Roma. E senza nucleare: "Occorre impegnarsi per un mondo senza armi nucleari, applicando pienamente il Trattato di non proliferazione, nella lettera e nello spirito, verso una totale proibizione di questi strumenti".
GROUND ZERO "L`acqua che scorre giù è simbolo anche delle nostre lacrime". Così Papa Francesco, parlando in spagnolo, a Ground Zero dopo aver incontrato 12 leader religiosi. "Lacrime per le distruzioni di ieri, che si uniscono a quelle per tante distruzioni di oggi. Questo è un luogo in cui piangiamo, piangiamo il dolore provocato dal sentire l`impotenza di fronte all`ingiustizia, di fronte al fratricidio, di fronte all’incapacità di risolvere le nostre differenze dialogando. In questo luogo piangiamo per la perdita ingiusta e gratuita di innocenti, per non poter trovare soluzioni per il bene comune".
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