Papa Francesco ha scelto l’isola di Lampedusa per la sua prima visita ufficiale fuori Roma. Un simbolo, Lampedusa, che rappresenta il desiderio di libertà e di vita migliore per migliaia di migranti provenienti via mare dall’Africa del Nord e diretti in Europa. A soli 113 chilometri dalla Tunisia, Lampedusa, che vive di turismo e pesca, è diventata infatti uno dei principali porti di ingresso in Europa per i migranti disposti a rischiare la vita a bordo di barconi sovraffollati e insicuri. Così, mentre anche in queste ore continuano a sbarcare sulle costa dell’isola migliaia di clandestini – almeno 8mila sbarcati nei primi sei mesi dell’anno -, il Pontefice dedica parole di affetto, amore e speranza ai più poveri e bisognosi. Del resto, Papa Francesco fin dall’inizio ha dimostrato con azioni concrete di volere essere vicino ai più deboli, di volere una Chiesa povera e umile. Un gesto importante, quello del Pontefice, che sicuramente contribuirà a tenere alta l’attenzione sul tema dei migranti.
Durante i “viaggi della speranza” sono morti in migliaia – almeno 25mila negli ultimi vent’anni -, ingoiati dal mare. A loro il Papa ha dedicato la propria preghiera, dopo aver lanciato in mare una corona di fiori a memoria delle vittime. Francesco durante la sua visita ha voluto anche incontrare un gruppo di immigrati, li ha abbracciati, ha parlato con loro e stretto le loro mani.
Ad attendere il Papa a Lampedusa oltre 10mila persone. Durante la messa, il Pontefice ha ricordato che lo scopo della sua visita è anche quello di “risvegliare le nostre coscienze perché ciò che è accaduto non si ripeta”. Su Twitter, Papa Francesco ha scritto: “Preghiamo per avere un cuore che abbracci gli immigrati. Dio ci giudicherà in base a come abbiamo trattato i più bisognosi".
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