Papa Francesco, dopo il Regina Coeli celebrato a Piazza San Pietro in occasione del Lunedì dell’Angelo, ha ricordato la strage compiuta ieri pomeriggio da un kamikaze in un parco di Lahore, nel Pakistan, dove si erano raccolte molte persone di religione cristiana per celebrare la Pasqua. "Nel Pakistan centrale, la Santa Pasqua è stata insanguinata da un esecrabile attentato, che ha fatto strage di tante persone innocenti, per la maggior parte famiglie della minoranza cristiana – specialmente donne e bambini – raccolte in un parco pubblico per trascorrere nella gioia la festività pasquale. Desidero manifestare la mia vicinanza a quanti sono stati colpiti da questo crimine vile e insensato, e invito a pregare il Signore per le numerose vittime e per i loro cari". La strage di Lahore – il cui ultimo bilancio parla di 72 vittime, tra cui una trentina di bambini e oltre 300 feriti – è stata rivendicata dal gruppo talebano Jamaat ul Ahrar.
Il Pontefice ha fatto "appello alle autorità civili e a tutte le componenti sociali di quella Nazione, perché compiano ogni sforzo per ridare sicurezza e serenità alla popolazione e, in particolare, alle minoranze religiose più vulnerabili. Ripeto ancora una volta che la violenza e l’odio omicida conducono solamente al dolore e alla distruzione; il rispetto e la fraternità sono l’unica via per giungere alla pace. La Pasqua del Signore susciti in noi, in modo ancora più forte, la preghiera a Dio affinché si fermino le mani dei violenti, che seminano terrore e morte, e nel mondo possano regnare l’amore, la giustizia e la riconciliazione. Preghiamo tutti per i morti di questo attentato, per i familiari, per le minoranze cristiane e etniche di quella Nazione".
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