All’Udienza generale odierna in aula Paolo VI, Papa Francesco si è soffermato sul viaggio appena concluso nelle Filippine e in Sri Lanka, a pochi mesi dall’ultima visita in Asia, in Corea. Le prime parole di Bergoglio sono state per l’accoglienza della gente e per il dialogo interreligioso al servizio della pace che si è sviluppato durante gli incontri. Un tema che è stato protagonista soprattutto a Ceylon, dove il Papa ha partecipato alla canonizzazione del Missionario Giuseppe Vaz.
Nell’isola dell’Oceano Indiano, Francesco ha visitato il santuario di Nostra Signora di Madhu, venerata dalle popolazioni Tamil e Cingalesi ma meta di pellegrinaggio da parte dei fedeli di altre religioni.
"Il mio incontro con gli esponenti religiosi è stato una conferma dei buoni rapporti che già esistono tra le varie comunità – sono state le parole del Santo Padre – In tale contesto ho voluto incoraggiare la cooperazione già intrapresa tra i seguaci delle differenti tradizioni religiose, anche al fine di poter risanare con il balsamo del perdono quanti ancora sono afflitti dalle sofferenze degli ultimi anni".
Poi il ricordo delle vittime del tifone Yolanda, "scopo principale della visita, e motivo per cui ho deciso di andare nelle Filippine". I momenti salienti della visita a Manila sono stati l’incontro con le famiglie e con i giovani. "Le famiglie sane sono essenziali alla vita della società – ha detto Papa Francesco – Dà consolazione e speranza vederne tante numerose, che accolgono i figli come un vero dono di Dio. Loro sanno che ogni figlio è una benedizione".
Bergoglio è quindi tornato su alcune frasi pronunciate sul volo di ritorno da Manila, che avevano sollevato un vespaio di polemiche, facendo il giro del mondo. Il Santo Padre aveva detto alla stampa che "per essere buoni cattolici non bisogna essere come conigli" e che la paternità deve essere "responsabile". "Ho sentito dire da alcuni che le famiglie con molti figli e la nascita di tanti bambini sono tra le cause della povertà – ha puntualizzato oggi – ma mi pare un’opinione semplicistica". "La causa principale della povertà – ha concluso il Pontefice – è un sistema economico che ha tolto la persona dal centro e vi ha posto il dio denaro; un sistema economico che esclude, esclude sempre. Esclude i bambini, gli anziani, i giovani, senza lavoro, e che crea la cultura dello scarto che viviamo".
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