Papa Francesco, nell’omelia al termine della Veglia di preghiera sul sagrato della Basilica di San Pietro, ha detto: "Come sarebbe bello se come monumento del giubileo della misericordia ci fosse in ogni diocesi una opera di misericordia, un ospedale, una scuola dove non ce ne sono, una casa per ricoverare, un ospizio per gli anziani, tante cose che si possono fare, sarebbe bello – ha commentato – che ogni diocesi pensi ‘cosa posso lasciare come ricordo vivente, come opera di misericordia vivente per questo anno della misericordia’, pensiamo e parliamoci con i nostri vescovi, grazie".
Per il Santo Padre i volti della misericordia di Dio "con cui Lui ci viene incontro" sono "veramente tanti; è impossibile descriverli tutti, perché la misericordia di Dio è un continuo crescendo. Dio non si stanca mai di esprimerla e noi non dovremmo mai abituarci a riceverla, ricercarla e desiderarla".
Papa Francesco ha ricordato che "la misericordia di Dio ci viene fatta conoscere come vicinanza e tenerezza, ma in forza di questo anche come compassione e condivisione, come consolazione e perdono. Chi più ne riceve, più è chiamato a offrirla, a condividerla; non può essere tenuta nascosta né trattenuta solo per se stessi. E’ qualcosa che brucia il cuore e lo provoca ad amare, riconoscendo il volto di Gesù Cristo soprattutto in chi è più lontano, debole, solo, confuso ed emarginato".
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