Comprendo la vostra rabbia e sono arrabbiato anche io, ovviamente, ma cerchiamo di superare anche questo difficile frangente con mente fredda, senza cedere agli impulsi e alle intemperanze. La politica è cosa alquanto complessa, il bene dell’Italia è superiore ad ogni altra cosa adesso. Silvio Berlusconi ha già espresso il suo sdegno per la vicenda Papa, lo ha fatto a caldo in Parlamento: ”Sono pazzi, è tutta una follia, pur di colpire me e buttare giù il governo, rinnegano principi che dovrebbero difendere nel totale disinteresse per le persone". Questo il momento della rabbia, ma conosciamo bene ormai il Presidente e sappiamo che non si dirigerà verso la strada dello sfascio. La caduta del governo adesso sarebbe la tragedia, l’Italia diventerebbe la facile preda di tanti avvoltoi da tempo all’opera.
Certo una cosa va rimarcata nello scenario politico, come giustamente ha fatto Berlusconi. Gli italiani devono guardare bene in faccia certi personaggi diventati ormai l’espressione di un cinismo senza pari, come Casini e l’ex radicale Benedetto della Vedova, portavoce del fallito Fli, fino a poco tempo fa portabandiera di garantismo e adesso perfettamente allineati con i comunisti.
Il tentativo è palese, ancora una volta si mira a disarcionare Berlusconi e il governo.
Ma non si deve perdere la testa, perchè il danno sarebbe ancor più grave, qui è in gioco il Paese e non soltanto la dignità ferita di un parlamentare, che avrà modo di difendersi e dimostrare la sua innocenza come auspichiamo.
La Lega? Bossi ha commesso un grave errore di intemperanza con la sua prima battuta favorevole all’arresto, che ha subito entusiasmato i leghisti; la sua marcia indietro non è più bastata e lo hanno stretto d’assedio. Sorprende anche Maroni, solitamente equilibrato. Evidentemente la base leghista si è voluta smarcare per dare ancora un segnale al proprio elettorato, per distinguersi e dimostrare che con i propri numeri può determinare il futuro politico; ma lo ha fatto nel peggiore dei modi e per un motivo che offende la coscienza collettiva del Pdl.
Credo che domani ci saranno ancora ripercussioni, scambi di battute al calor bianco… ma poi il senso di responsabilità dovrà necessariamente avere il sopravvento. Non c’è più spazio per altro, il mese di agosto è un giro di boa irrinunciabile per gli italiani; a settembre è invece necessario, come viene gridato ormai a gran voce dal popolo del Pdl, organizzare una grande manifestazione nazionale che senza mezzi termini tolga la maschera dal viso di quell’unica casta che senza alcun mandato elettorale, manovra nell’ombra per scardinare il Paese e mettere in soggezione i cittadini. E’ ora di finirla e pareggiare i conti. Si acceleri a più non posso con le riforme, con priorità per la giustizia.
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