Paolo Maldini è stato un calciatore di straordinaria grandezza, nel Milan. Ma è anche un uomo per bene, sincero, senza timore di nessuno. Come noto il Milan è diventato di proprietà cinese e i cinesi hanno offerto a Paolo un ruolo di rappresentanza, di immagine. L’ex campione ha rifiutato con parole insolite per schiettezza: ha affermato che non è convinto del progetto, che non ci sarà un team vincente, e che avrebbe gradito comunque un incarico operativo. La replica dei nuovi proprietari è stata sobria: “Ci dispiace, presto capirà che si sbaglia”. Mi permetto di aggiungere, elogiando Maldini, che pochissimi (non saprei dire i nomi) avrebbero rifiutato l’offerta, probabilmente sorretta da un munifico compenso, all’altezza delle montagne di denaro che la Cina sta investendo nel calcio.
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