Paolo Guzzanti, giornalista e scrittore, è intervenuto su Radio Cusano Campus e sulla crisi di governo ha detto: “L’operazione Renzi è finita male pur avendo tutte le ragioni comprensibili, nel senso che le critiche che muove al governo Conte non fanno una piega. Non si capisce perché fare una crisi, visto che Renzi stava nel governo, un governo che ha voluto lui. L’unica spiegazione è legata alla sua personalità”.
“Oggi abbiamo delle personalità di livello non altissimo, tutto quello che è emerso non rappresenta più il Paese da cui questo parlamento è nato, in due anni è cambiato tutto. Questo spiega anche la questione dei responsabili, voltagabbana o costruttori che dir si voglia. E’ normale che un Parlamento, quando è scollato dall’elettorato, al suo interno si scolli anche come posizioni, e i deputati e senatori ad un certo punto iniziano a pensare alla propria esistenza, al proprio stipendio e ai propri mutui. Le banche che stanno nel parlamento sono quelle che accreditano gli stipendi e danno accesso ai mutui in maniera più amichevole rispetto al solito. I tg sono un osanna continuo al governo e alle sue posizioni, in modo veramente imbarazzante e non equilibrato”.
“E’ un fatto che gli italiani siano molto pro-Conte e vedano Renzi come una minestra ribollita. Il secondo motivo sta nell’efficacia di Renzi che dice cose condivisibili, ma il modo in cui si pone lascia l’interrogativo: ma questo che vuole? Neanche Renzi sa rispondere a questo. Renzi ha ragione ma non è credibile. Siccome il momento è brutto, il virus impazza, la necessità di un governo esiste e Conte è sui nostri schermi dalla mattina alla sera credo che questo sia un buon motivo di popolarità del governo, ma a breve termine. Io credo a Conte quando dice che Renzi mente quando dice che non era ascoltato. Il tono di Conte mi sembrava sincero. Quindi credo che ci sia stata una forzatura di Renzi. Comunque il governo è morto. So per certo che Renzi ha chiesto a Berlusconi di fare il ribaltone mandando il centrodestra al governo, purchè gli dessero il ministero degli esteri, per poi andare alla Nato, però si è trovato la porta chiusa da Salvini e dalla Meloni. Futuro politico di Conte? Conte ha delle buone chance perché è ambizioso, io spero che non ce la faccia perché lo trovo troppo abile nel manovrare e troppo privo di consistenza politica”.
Sulla decisione di Maria Rosaria Rossi di votare la fiducia. “Se è vero che si tratta di ripicche per gelosia non lo so, ma è credibile. Certo, è una persona che è stata talmente vicina a Berlusconi che forse è stata considerata troppo vicina.
Su Berlusconi. “Berlusconi? Lo stimo, è ancora l’unico che ha una testa per la politica”.
Su Draghi. “Credo che Draghi nel recente passato abbia mandato dei segnali e credo che i suoi segnali li abbia prontamente ritirati. Questa non è una situazione governabile, questo parlamento non è governabile soltanto mettendo a capo del governo una personalità esterna come Draghi. Secondo me in questo momento è fuori discussione”.