Abbracci, strette di mano, urla e “abbanniate” (incitazioni) per Giuseppe Conte a Ballaro’. Il mercato storico di Palermo accoglie con molto calore il leader del M5s, che passeggia in un bagno di folla e si ferma di continuo nelle bancarelle.
“Sono qui a Ballaro’ per ascoltare tutti, la popolazione che spesso non viene sentita, quelli che di solito non contano e anche quelli che si trovano in difficolta’ economica”, dice Conte. “Sei bellissimo”, gli urla una donna.
Conte non si sottrae alla gente. E soprattutto al tradizionale cibo da strada palermitano. L’ex premier assaggia di tutto. Comincia con mezza arancina appena arrivato al mercato da porta Sant’Agata, dove le persone lo attendono riservandogli applausi. Attorniato dai suoi e dalla Digos, Conte passeggia lungo tutto il mercato. “Noi non possiamo girare la testa dall’altra parte – afferma Conte – Una politica che lo fa, soprattutto nei momenti di massima difficolta’ economica, e’ una politica che ha fallito il suo scopo”. Gli offrono qualsiasi cosa. E Conte non si tira indietro. Gusta le stigghiola (interiora di agnello alla brace), mangia qualche granfia di polpo bollito, pezzi di formaggio, panelle (frittelle di ceci) e crocchette. Un fruttivendolo gli porge delle ciliegie, lui gradisce. Abbraccia le persone.
“Sii u megghiu (sei il meglio…)”, gli urla un ambulante che nel bancone ha pistacchi, mandorle e noci. “Ti ficiru i scarpi (ti hanno fatto le scarpe)… ma ci pensiamo noi a votare 5stelle”, grida un altro venditore. Fa caldo, al mercato. Oltre trenta gradi. Ma Conte appare a suo agio. Si concede ai selfie, parla con fruttivendoli, pescivendoli. Ballaro’ manifesta il suo affetto ed entusiasmo all’ex premier, tanta folla fa tornare in mente, a qualcuno, il primo Berlusconi, che quando arrivava a Palermo veniva osannato.
Conte poi visita l’ex questura Duomo, spazio abbandonato e preso in mano dal comitato cittadino “Sos Ballaro'”. Si tratta dell’area dove operava la squadra “Catturandi”, quel gruppo di poliziotti che si occupo’, negli anni ’90 e negli anni 2000, della ricerca dei latitanti mafiosi e che contribui’ alla cattura di importanti boss tra i quali Giovanni Brusca, Bernardo Provenzano, Salvatore Lo Piccolo e Gianni Nicchi. “Un segnale importante di aggregazione, una dimostrazione concreta di attenzione alle esigenze di quartieri piu’ in difficolta’ di Palermo: un progetto che va nella direzione giusta – ha detto Conte – Il compito della politica deve essere quello di dare risposte alle esigenze dei cittadini. Qui a Palermo il M5S si impegnera’ per queste cose, insieme a Franco Miceli. Perche’ abbiamo un’idea di programma, un’idea di giustizia sociale, legalita’ e vicinanza alle persone”. Poi il pranzo a Moltivolti, impresa sociale e luogo simbolo dell’integrazione a Palermo.