A Milano nei primi due mesi del 2015, nonostante si sia trattato di un periodo abbastanza piovoso, ci sono stati ben 34 sforamenti, su 35 concessi ogni anno dall’Ue, dei limiti massimi imposti per le polveri sottili. Subito gli ambientalisti, i sacerdoti dell’ecologia, hanno puntato il dito sul fatto che Milano è la città europea con più automezzi, circa il 20% in più della norma, e, pertanto, la soluzione è semplice: aumentare i mezzi pubblici affinchè le auto private restino in garage. Idea forse sensata, ma solo un po’, in quanto è soprattutto ideologica e non tiene conto dell’elemento più importante: senza energia non si fa niente e noi siamo ridotti a produrre energia con combustibili che tra l’altro compriamo all’estero.
Ci sarebbe un’altra soluzione, sicuramente più efficace, ma certamente non correttamente democratica: costringere questi untori del disastro ecologico a ragionare, ma considerata la consistenza di certe zucche sarebbe necessario il trapianto di cervello. Costoro, che hanno sulla coscienza la strabiliante impresa di aver impedito la costruzione di centrali nucleari, hanno mai fatto il conto di quante centrali termoelettriche ci sono in Lombardia? Hanno mai fatto due conti sull’inquinamento da esse prodotto? Per soppiantare questi mostri basterebbero 6 o 7 centrali nucleari e così si avrebbe energia anche per il riscaldamento e per alimentare le future auto elettriche che, come tutti possono capire, hanno bisogno di una presa di corrente.
Queste eccelse menti hanno in testa di sostituire le centrali termoelettriche con quelle fotovoltaiche così, oltre a non soddisfare le pur minime esigenze di cucinare un uovo, si avrà nel contempo una drastica riduzione di campi da destinare all’agricoltura dalla quale, forse non lo hanno ancora capito, si attinge tutto quello che mangiamo tranne ovviamente i pesci.
Vabbé, ora grazie a questi sacerdoti dell’ecologia abbiamo aria più inquinata ed alimenti non OGM, come se durante i secoli i prodotti della terra non abbiano subito sostanziali modifiche, non siano stati irrorati di pesticidi ed a volte anche non siano stati portatori di muffe altamente nocive. Quello che però ci dà un po’ di sollievo è che lungo tutto l’arco alpino, ovviamente non sul territorio nazionale, abbiamo grosse centrali nucleari dalle quali compriamo a caro prezzo l’energia elettrica di cui abbiamo sempre più bisogno. Pertanto, dal 1987 (Referendum sul nucleare) avanti tutta a testa bassa e se possibile conficcata in un secchio.
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