Europei juniores a Tallinn, Estonia, ma anche Mondiali allievi a Lille, Francia, ed Europei Under 23 a Ostrava, Repubblica Ceca. In tre settimane, le speranze dell’atletica italiane si sono messe in mostra nelle più importanti competizioni internazionali. Ecco alcuni nomi da seguire per il futuro, senza dimenticare i tanti ragazzi – da Darya Derkach nel lungo e nel triplo, all’ostacolista Eusebio Haliti, fino al mezzofondista Marouan Razine – cresciuti in Italia ma in attesa ancora della cittadinanza che permetta loro di vestire l’azzurro.
DANIELE SECCI – Fino al 2006 faceva full contact. Ora il 19enne romano delle Fiamme Gialle è una speranza nel peso. Tra gli juniores ha il record italiano con l’attrezzo di categoria (6 kg; 20.61) sia con quello dei grandi (7,25 kg; 18.38), e si è presentato a Tallinn con la miglior misura europea, a pari merito con Brzozowski: ha vinto il polacco, più forte, ma il romano ha dimostrato carattere strappando l’argento all’ultimo lancio.
MICHELE TRICCA – Piemontese di Susa, è una delle punte nella straordinaria covata dei quattrocentisti. A Tallinn si è preso il bronzo in una gara individuale di altissimo livello, strappando il record italiano jr (46"09) al compagno Marco Lorenzi. Nella 4×400 d’oro ha coperto superbamente la prima frazione. Ha entusiasmo e dei piedi splendidi, va preservato.
MARCO LORENZI – Trentino, è l’altra stellina del giro di pista. Quarto a Tallinn nella finale dei 400, con un tempo, 46"42, che gli avrebbe assicurato il podio in 19 finali europee su 20, ha chiuso magistralmente la 4×400. Insieme a lui, splendidi anche Paolo Danesini e Alberto Rontini, gli altri due frazionisti: tutti da seguire.
GIANMARCO TAMBERI – Bronzo nell’alto agli Europei juniores di Tallinn con 2.25, personale eguagliato. Esuberante come pochi, il figlio di Marco, primatista italiano negli anni Ottanta con 2.27, ha saputo strappare il bronzo al terzo salto e i tre tentativi a 2.27 non sono stati velleitari. Si è migliorato di 11 centimetri in un anno.
JOSE’ BENCOSME – Altro istrione del gruppo juniores, si è preso il bronzo nei 400 ostacoli con 50"30, primato personale. Nato nella Repubblica Dominicana, trasferitosi a Borgo San Dalmazzo (Cuneo) nel 2004 e italiano dal 2009, ha una grande velocità di base ma deve ancora affinare la tecnica di salto. Se non avesse sbagliato l’ultimo ostacolo, la medaglia sarebbe stata più preziosa.
GLORIA HOOPER – Simbolo di una 4×100 stupefacente a Tallinn. Figlia di ghanesi, nata e cresciuta in Italia, nei 200 ha deluso ma ha ripagato la fiducia nella staffetta veloce, dove ha coronato l’enorme lavoro di Oriana De Fazio, Irene Siragusa e Anna Bongiorni tenendo a bada la rimonta di Jodie Williams, oro su 100 e 200.
ANASTASIA ANGIOI – Sedici anni, sassarese di mamma bielorussa, si è presa l’argento nel salto in lungo ai Mondiali allievi di Lille con 6.17, seconda solo alla giamaicana Janice Porter all’ultimo turno di salti. Dal lungo anche l’altra medaglia azzurra della manifestazione, il bronzo di Stefano Braga (7.42): due podi per una generazione che fa ben sperare.
MICHAEL TUMI – Vicentino, 21enne, è il primo italiano a medaglia nei 100 agli Europei promesse. Agli Europei di Ostrava si è preso anche l’oro nella 4×100, con Francesco Basciani (quarto nei 100), Delmas Obou (quinto) e Davide Manenti: il loro 39"05 è anche record italiano di categoria. (gazzetta.it)
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