Sergio Brio è il supervisore tecnico dell’Orlandina Calcio, la squadra di Capo d’Orlando – comune siciliano in provincia di Messina – che Massimo Romagnoli ha acquistato qualche settimana fa, prima dell’inizio del campionato. Brio ha alle spalle una carriera da campione. Nato a Lecce nell’agosto del ’56, è fra i cinque calciatori, di cui quattro juventini, ad aver vinto tutte le competizioni calcistiche internazionali. E’ stato, fra gli anni ’70 ed ’80, stopper titolare della Juventus.
ItaliaChiamaItalia l’ha contattato telefonicamente per parlare con lui dell’Orlandina Calcio, per chiedergli quale fossero le sensazioni, per un grande campione come lui, nel “guidare” un piccolo-grande club calcistico come l’Orlandina appunto. Segio è chiaro fin da subito: “E’ un’esperienza umana eccezionale, lavorare con i giovani è qualcosa di fantastico. Desidero tuttavia sottolineare che ciò che faccio per l’Orlandina lo faccio perché al presidente Massimo Romagnoli mi lega un’amicizia fraterna. Non c’è nessun legame contrattuale, non ci sono soldi che girano insomma. Io do volentieri dei consigli, anche se non è facile, perché non è una categoria di mia competenza, i dilettanti sono tutta un’altra cosa rispetto alla seria A. Ma mi affido alle mie conoscenze e cerco di dare una mano all’Orlandina, grazie alla mia esperienza nel mondo del calcio”.
Che tipo di presidente è Romagnoli? “Massimo è un vulcano di idee, lavora bene, con grande entusiasmo, è una persona molto ambiziosa, dà alla squadra una rinnovata importanza. La sua gestione, rispetto a quella precedente, è molto più dinamica e moderna. Quando ho del tempo libero vengo qui a Capo d’Orlando – spiega Brio a Italiachiamaitalia.it – e sto vicino a lui e alla squadra”. Una squadra che per adesso “non è messa tanto bene in classifica, ma sono convinto che crescerà, perché ci sono tutte le potenzialità”. Come presidente, “Romagnoli deve acquisire ancora un po’ di esperienza sul campo, conoscere il mondo del calcio e i suoi meccanismi, che sono assai particolari, ma va verso la giusta direzione”.
“La speranza per l’Orlandina Calcio è grande. In questo momento, più di ogni altra cosa, c’è bisogno di una vittoria, perché vincere scalda gli animi e dà quella giusta carica che serve per andare avanti”.
Brio dà un grande ruolo sociale allo sport e al calcio in particolare: “Grazie al calcio si tolgono i giovani dai marciapiedi, è uno sport che aggrega, che allontana i giovani da pericolosi vizi e da cattive abitudini. E’ importantissimo quindi il suo ruolo sociale”.
Per concludere, proviamo a chiedere a Brio un’opinione sul Calciopoli. Lui è lapidario: “Non mi interessa nulla di Calciopoli, Moggiopoli… Io ho sempre giocato a calcio, tutto quello che succede fuori dal campo non mi interessa assolutamente”. (RF)
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