Caro Direttore,
certamente interessante e sotto alcuni punti di vista anche divertente il tuo ultimo editoriale, "Adesso i compagni sono tutti con Renzi". Avevi forse qualche dubbio su questo tipo di comportamento? Pensavi che avrebbero continuato ad osteggiarlo? Sicuramente no.
I personaggi che hai citato, ma ce ne sono altri, si presentano come gente tutta di un pezzo, gente tosta: nel piacentino, Bersani è ritenuto una roccia, non si piega e non si spezza. Per costoro esiste, usando l’espressione di Mussolini, “una sola ed irrevocabile definizione", e cioè solo caccia alla poltrona senza se e senza ma.
Alla fine questi sono peccatucci che gli italiani si trascinano nel tempo, ci hanno fatto il callo, anzi, sembra che quasi quasi quelli che si sono accovacciati sotto la pensilina ad aspettare il carro del vincitore siano i più "adorati", vedasi cosa successe nel deplorevole 8 settembre.
Abbiamo avuto anche Presidenti della Repubblica che, durante il periodo fascista, aderirono se non addirittura adorarono il fascismo per poi cambiare completamente casacca e non rammentarsi mai più del passato.
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