E’ proprio vero che quando le batoste arrivano all’improvviso e si abbattono su teste senza idee sensate hanno effetti devastanti; se poi il soggetto "batostato" è un comico vengono fuori scene ridicolmente pietose.
Finito lo scrutinio dei voti relativi alle elezioni europee Grillo è andato nel pallone o, forse, in uno di quei vaffa che ha elargito in modo indecoroso, se non del tutto incivile.
All’inizio non sapeva cosa fare, se fosse stato nelle sue possibilità avrebbe annullato la votazione, poi, da comico navigato, si è rifugiato in un video nel quale ha accusato i pensionati della batosta subita ed infine ha preso il Maalox per fare dell’ironia, fatto sta che è stato pietoso.
Forse avrebbe dovuto iniziare quella cura dell’urina che lui, da illustre clinico, ha consigliato a tutti come rimedio accertato per ogni malanno.
Certo, da uno che non è voluto entrare nel governo con il Pd, poichè voleva governare da solo, e che poi si è illuso di ottenere la quasi totalità dei voti, ritrovarsi con le terga per terra, non ci si poteva aspettare che la mazzata non avesse effetti devastanti. Ridotto in tal modo però non era ipotizzabile.
Ora, ripresosi un po’, ha capito che gli italiani non sono poi tanto boccaloni e, pertanto, pensa ad una vacanza e, forse, a lasciare la politica e da gran "condottiero" se ne esce con un "mollo tutto". E’ proprio vero che quando la nave affonda i sorci sono i primi a scappare, ma è anche vero che quei sorci se ne stavano quatti quatti a rosicchiare qualcosa e non a sbraitare ai quattro venti, a spacciarsi per moralisti e per novelli statisti.
Ritengo che al m5s gioverebbe molto che il comico se ne uscisse dalla politica e tornasse a fare il suo mestiere in modo che le persone capaci – anche se dal 25 maggio stanno zitte o perchè non sanno cosa dire o perchè non hanno capito che in democrazia si può agire senza l’autorizzazione del capopopolo – che hanno aderito al m5s si possano organizzare, fare tesoro di quanto è avvenuto, comportarsi come le istituzioni ed il vivere civile comandano e, soprattutto, sfornare seri ed attuabili programmi smettendo con le ridicole e deplorevoli sceneggiate, inopportune anche al festival della comicità.
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