Il termine CBD è l’abbreviazione di cannabidiolo, sostanza contenuta nella cannabis, la nota pianta che nasce nel continente asiatico, famosa perché è possibile ottenere tramite l’essiccazione delle sue infiorescenze la marjuana.
Le due più importanti sostanze contenute nella canapa sono, appunto, il CBD e il THC, mentre quest’ultimo però è psicotropo, il primo, cioè il cannabidiolo, non lo è affatto, non provoca assuefazione, non è drogante e, come vedremo più avanti, non è affatto considerato una sostanza stupefacente per la legge.
Da questo principio e dalle rispettive leggi in materia, è possibile commercializzare prodotti CBD certificati, come l’olio di cbd acquistabile su Justbob, uno dei più noti siti di settore.
Negli ultimi due anni, infatti, ci sono stati molti cambiamenti in materia di CBD, sia da parte dell’Unione Europea, sia da parte di enti mondiali, come l’Organizzazione delle Nazioni Unite e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, vediamo perché e cosa dice la legge in materia di CBD e dell’olio che ne deriva.
CBD e olio, le leggi in materia
Come accennato in precedenza, è arrivata nel 2020 dall’ONU una presa di posizione determinante sul CBD, che ha poi influito sulla sua produzione e commercializzazione in Europa. L’Onu ha infatti eliminato il cannabidiolo dalla lista delle sostanze stupefacenti senza proprietà mediche.
Sono infatti diversi gli studi nel mondo, ripresi da autorevoli fonti, che evidenziano come per determinate malattie queste sostanze possano essere benefiche.
A seguito di queste considerazioni, sempre nel 2020, arriva quella che può essere definita una storica sentenza da parte della Corte di Giustizia Europea, che afferma come non sia consentito a nessun paese facente parte della comunità europea il divieto di commercializzazione di CBD, se prodotto a norma di legge in un paese membro.
Questa epocale decisione ha di fatto costretto gli Stati membri a rivedere le proprie politiche interne, e a intervenire con normative specifiche.
In Italia la legge che regolamenta la coltivazione e la vendita di questi prodotti è la 242, ed evidenzia come tutta la filiera possa trattare CBD certificato, con concentrazione di THC inferiore allo 0,2%, mentre non sono espressi limiti sulla percentuale di cannabidiolo, perché appunto non è considerato una sostanza psicotropa.
Dunque, in Italia è totalmente legale vendere e comprare questi prodotti, se certificati e rispettosi della normativa, tuttavia bisogna evidenziare come la norma italiana abbia un vuoto legislativo specifico sull’utilizzo dei prodotti, voce non menzionata nella suddetta legge.
Per quanta riguarda l’olio di CBD è possibile trovarne completamente privi di THC, questi sono miscelati ad altri olii naturali e possono avere diversi benefici, vediamo quali.
Olio di CBD: cos’è
L’olio di CBD è un prodotto totalmente naturale, composto da cannabidiolo e diluito in olii vegetali. È importante sottolineare come l’olio di CBD venga estratto da piante selezionate di cannabis sativa, completamente prive di THC.
Il cannabidiolo, come accennato in precedenza, non è una sostanza psicotropa, non comporta assuefazione e non evidenzia nessun tipo di tossicità.
Inoltre, per la sua estrazione, esistono metodi che non comportano l’utilizzo di sostanze come, ad esempio, i solventi. Tra questi metodi ci sono l’infiltrazione, o l’estrazione ad alte temperature attraverso l’anidride carbonica.
Queste tecniche garantiscono l’ottenimento di un prodotto molto puro e naturale, vediamo i suoi principali benefici.
I benefici dell’olio di CBD
Tra le principali proprietà che vengono riconosciute all’olio di cannabidiolo ci sono sicuramente quella antiossidante, calmante e antinfiammatoria.
Il suo effetto rilassante lo rende un prodotto utilizzato da chi riscontra difficoltà a dormire o come aiuto per migliorare la concentrazione e la memoria. Da questo punto di vista è un prodotto naturale utilizzato anche per combattere gli sbalzi umorali tipici nelle donne in fase di menopausa.
Le proprietà antinfiammatorie dell’olio di CBD lo rendono un prodotto indicato anche a seguito di attività fisica o in presenza di dolori muscolari o contratture, perché sarebbe in grado di lenire il dolore. A questo proposito viene spesso utilizzato anche da soggetti che soffrono di malattie croniche e invasive, al fine di ridurre il dolore.
Il cannabidiolo, inoltre, sarebbe in grado di ridurre i livelli di colesterolo e glicemia, viene infatti utilizzato anche a scopi dimagranti, perché agisce sul metabolismo, favorendo il buon mantenimento del peso corporeo, grazie alla sua azione antiossidante.
Le proprietà rilassanti dell’olio di CBD, inoltre, lo rendono indicato per contrastare alcune malattie che notoriamente possono peggiorare in situazioni di stress come, ad esempio, problemi intestinali, di digestione o gastrointestinali.
L’olio di cannabidiolo, dalle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, viene spesso usato anche in cosmetica, sia per combattere le rughe e ringiovanire la pelle, sia per malattie cutanee come, ad esempio, la psoriasi o per contrastare l’acne.
Dunque, l’olio di CBD naturale e privo di THC, sembrerebbe essere un toccasana per alcuni aspetti legati a piccoli problemi di salute.
Generalmente viene utilizzato per uso esterno, quindi massaggiato sul corpo se ad esempio è presente un’infiammazione, o viene inalato il vapore che deriva dalla sua distillazione per le problematiche legate allo stress e all’ansia.
Dunque, in Italia è possibile commercializzare CBD certificato e ottenuto secondo i criteri stabiliti dalla legge.